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Spostata a settembre la mostra di Juan Navarro Baldeweg

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Da settembre a Brescia l’esposizione di uno degli architetti contemporanei più originali

Dal 18 settembre 2020 al 5 aprile 2021, il Museo di Santa Giulia ospiterà la retrospettiva dedicata allo spagnolo Juan Navarro Baldeweg, uno degli architetti più originali del panorama contemporaneo internazionale. L’esposizione avrebbe dovuto avere luogo questa primavera, ma è stata posticipata causa Covid-19.

La mostra bresciana evidenzierà la straordinaria coerenza e continuità dell’opera di Juan Navarro Baldeweg, insieme architettonica e artistica, ma anche la sua capacità rara di saper dialogare con le preesistenze storiche

-Pierre-Alain Croset (curatore della mostra)

Foto: Luis Azanza

 

L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione alla città di Brescia della Vittoria Alata, la scultura romana che, dopo un attento e profondo restauro durato due anni presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, a novembre ritornerà in città. La statua sarà collocata nella cella orientale del Capitolium, riallestita sulla base di un progetto proprio di Juan Navarro Baldeweg.

Il percorso espositivo presenterà una serie di opere (modelli e disegni dei suoi progetti più importanti, grandi tele e sculture) che ripercorrono la poliedrica carriera di Navarro Baldeweg come architetto, pittore e scultore, e che consentono di cogliere le interazioni e le connessioni tra le varie arti. La mostra, collocata all’interno del Museo di Santa Giulia, si snoderà attraverso tre luoghi particolarmente suggestivi: il Coro delle Monache, la Basilica di San Salvatore e la sottostante Cripta.

Foto: Luis Azanza

 

Nel Coro delle Monache, nella sezione “Immagini del fare e dei modi del fare”, si troverà un grande polittico bifacciale con sei quadri su ciascun lato, che documenta processi espressivi manuali e forme elementari di manipolazione. La Basilica longobarda di San Salvatore accoglierà invece la sezione “Metafore dell’orizzonte e della natura (luce, gravità, il corpo e i processi)”, in cui saranno esposti i lavori plastici sul tema dell’equilibrio e della gravità, al fianco di opere che indagano il tema della luce zenitale e l’appropriazione organica dello spazio. Qui il visitatore potrà seguire la ricerca dell’architetto, molto personale, libera, tesa a stabilire una relazione diretta con gli elementi primi dello spazio costruito, quali l’orizzonte, la luce e la materia.

Infine, nella Cripta, che ospita la sezione “Una casa dentro un’altra casa”, saranno esposti modelli e disegni dei più importanti progetti di Navarro Baldeweg, tra i quali il Palazzo dei Congressi di Salamanca, il Museo delle Grotte di Altamira, il Teatro del Canal a Madrid e la Biblioteca Hertziana a Roma. I plastici daranno forma a una vera e propria città in miniatura.

Foto: Luis Azanza

Nel poliedrico lavoro di Juan Navarro Baldeweg emergerà così con chiarezza la connessione e il dialogo tra le varie arti, con temi e obiettivi comuni che si intrecciano negli spazi costruiti, nelle sculture e nei grandi quadri. Appare inoltre il forte desiderio di ridurre la complessa realtà in fenomeni essenziali e di rendere visibile l’invisibile: il presupposto concettuale si trasforma nella sua architettura in spazi raffinati e complessi, definiti dalla peculiarità dei materiali utilizzati, dalla loro reazione alla luce e dal rapporto con quello che sta loro attorno.

B.A.

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Foto: Luis Azanza

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