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L’anima rustica e autentica della biocantina Barbaterre

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 Lambrusco, marzemino e sauvignon: tre vini dall’effervescenza rustica

Tre rifermentati in bottiglia per celebrare le proprie radici. Barbaterre, la biocantina di proprietà di Franco Garzotti e Maria Grazia Lugo nelle terre matildiche, ha scelto di rendere omaggio alla tradizione vinicola del reggiano attraverso tre vini realizzati con metodi di vinificazione tradizionali, da sempre utilizzati dagli agricoltori della regione. Sono Arsân, un lambrusco dell’Emilia IGT, Palê’ d’Ôr, un sauvignon dell’Emilia, e Besméin Capolegh, rosato ottenuto da uva marzemina.

Ufficio stampa: Studio Cru

“Abbiamo scelto questa tecnica produttiva perché crediamo nel rispetto dei tempi della natura – spiega Maria Grazia Lugo – Lasciamo che tutto avvenga lentamente, senza forzature: così i nostri vini diventano nel tempo e grazie a esso più maturi, profondi e limati portando a risultati di grande qualità”. Così il legame con il territorio della biocantina di Quattrocastella si declina in questi tre vini vinificati secondo la tradizione.

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Oltre alle tecniche di produzione questi tre vini sono legati al territorio anche nel nome: è il dialetto reggiano infatti il denominatore comune dei nomi con cui vengono identificati. Palê’ d’Ôr, “appare d’oro”, sintetizza la natura di questo sauvignon blanc dalla veste originale e non scontata. Un vino che fa del colore brillante e delle sfumature dorate che lo caratterizzano il proprio biglietto da visita. Besméin Capolegh significa “marzemino rigoglioso”, una varietà ricercata dai contadini locali perché garantiva raccolte generose e produttive. Arsân è semplicemente “reggiano”, il lambrusco che rappresenta la quintessenza di questo territorio.

Ufficio stampa: Studio Cru

“L’intenzione che ci ha guidato nella scelta dei nomi è stata quella di sottolineare quanto questi nostri vini e il metodo con cui sono prodotti siano strettamente connessi al territorio in cui nascono – racconta Franco Garzotti – La provincia reggiana lega la propria storia vitivinicola al metodo della rifermentazione. Ancestrali, rifermentati, sur lie, frizzanti… sono diversi i ‘titoli’ con cui ci si riferisce a questa tipologia di vini ma il tratto che essi condividono è un’effervescenza rustica, contadina e autentica, che riconduce appunto alle origini artigianali del procedimento produttivo”.

Ufficio stampa: Studio Cru

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