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Il lago di Garda all’insegna delle cinque stelle

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A Riva del Garda hotel di lusso, scenari culturali e paesaggi mozzafiato

“Quanto vorrei che i miei amici fossero per un attimo accanto a me e potessero godere della vista che mi sta dinnanzi”: con questa citazione di Goethe inizia il nostro viaggio nella splendida cornice di Riva del Garda. A bordo di DS3 Crossback, costeggiando il lungolago di Garda, abbiamo raggiunto il Lido Palace, storico hotel che dal 1899 ha aperto le porte alla Belle Epoque. Meta di borghesi, artisti ed intellettuali nasce come progetto di rivisitazione dell’intera area con l’obiettivo di dotarla di parchi e giardini, in quella che sarà poi denominata “Punta Lido”.

Ospiti illustri come l’Arciduca Francesco Ferdinando, il milionario americano Vanderbilt, la Granduchessa Olga Alexandrova hanno soggiornato in questo palazzo liberty che è giunto ai giorni nostri con una veste contemporanea e un’ineguagliabile eleganza. I lavori di ristrutturazione, realizzati su un progetto dell’architetto Alberto Cecchetto, degli ultimi anni hanno mixato la storia dell’hotel a nuove architetture, nuovi volumi e nuovi materiali.

Stasera avrei potuto raggiungere Verona, ma mi sarei lasciato sfuggire una meraviglia della natura, uno spettacolo incantevole, il lago di Garda; non ho voluto perderlo, e sono stato magnificamente ricompensato di tale diversione.

– Johann Wolfgang von Goethe

Riva del Garda Hotel Lido Palace: un soggiorno da sogno

Al nostro arrivo, ci siamo ritrovati immersi in un magnifico parco che ci ha portati dritti alla hall: un cubo di vetro a cielo aperto, uno degli elementi contemporanei dell’hotel. La nostra camera, all’ultimo piano dell’hotel – altro elemento aggiunto successivamente – è una suite executive ben curata nei dettagli con una vista lago da togliere il fiato. Il terrazzino della suite si trova proprio a ridosso della storica insegna Lido Palace, ben visibile anche dal lago. Tutto ha un odore di pulito e di Acqua di Parma, quel profumo che dà un senso di benessere e di lusso.

Nei corridoi di ogni piano le porte lasciano il posto a grandi cartoline che – come in una galleria – illustrano l’Hotel neoclassico a cavallo del secolo, con immagini storiche di repertorio. Il nostro viaggio è proseguito nella CXI SPA con bagno turco, cromoterapia, stanza del sale, idromassaggio e piscina. Un momento relax e un salutare spuntino a base di frutta secca e mele – e un gustoso cioccolatino – prima di prepararci per la cena di quattro portate a “Il Re della Busa”, uno dei due ristoranti dell’hotel.

 

 

Il ristornate gourmet Il Re della Busa si trova sulla prua di una struttura che sembra lanciata verso il centro del lago. Atmosfera da piano bar, musica soft in sottofondo, bollicine di benvenuto e pane artigianale abbinato all’olio evo del frantoio di Riva, prima del nostro menu degustazione. Abbiamo scelto il menu a base di pesce con una di tartare di ricciola con mango e melone, maionese al plancton e sorbetto al lime come starter: un abbinamento ben fatto, fresco e dolce. A seguire un’insalata di astice con porcini e tartufo davvero gustoso in abbinamento ad un Pinot grigio Cesconi.

Il primo piatto composto da bottoni ripieni di patata, porro e ricotta di bufala con frutti di mare – le cozze di Chioggia meritano una menzione particolare – e il suo guazzetto. In sala suonava Sapore di sale, sapore di mare quando il cameriere ci ha servito il piatto principale: un carbonaro di Alaska su crema di cavolfiore, olandese al lime e alici fritte abbinato ad un Pinot noir Carlotto, un rosso leggero che si abbina bene con i piatti di pesce. Per concludere, un semifreddo alla fragola con crema alla cannella e crumble di polenta dal sapore invernale.

Caffè e piccola pasticceria prima di spostarci per l’ammazzacaffè al Balì Bar, il bar stile liberty moderno adiacente al ristorante. Non potevamo rinunciare a respirare l’aria pulita del lago così abbiamo deciso di sorseggiare l’amaro all’esterno del bar, copertina sulle gambe e temperatura piacevole. Solo le chiacchiere degli altri ospiti rompevano il silenzio del lago abbracciando l’idea di isolarsi dal rumore del mondo.

Il letto ha allietato i nostri sogni e al nostro risveglio sempre a il Re della Busa ci attendeva la ricca colazione a buffet – servita dal cameriere per le normative anti Covid-19. Cappuccino con cannella e pancakes con sciroppo d’acero, frutta fresca e succo d’ananas, il tutto rigorosamente vista lago.

 

 

Abbiamo lasciato la nostra DS3 Crossback nel parcheggio del Lido Palace per passeggiare sul lungolago di Riva del Garda, per ammirare paesaggi mozzafiato. La Ponale è un percorso transitabile a piedi e in bici che è diventato uno dei sentieri più amati di sempre: scuole di vela e di surf, tanto verde, cigni, papere, barchette e pescatori. Passando per la Rocca, un complesso fortificato quadrilatero circondato dalle acque, organizzato attorno a una corte e attestato su tre torri di media altezza e su un mastio più alto, ora diventato Museo Della Città (MAG), si raggiungere Piazza 3 Novembre al centro della quale campeggia Torre Apponale, alta 34 metri.

Prima di ritornare a Milano, sosta consigliatissima al ristorante Sud Riva del Grada di Ciro e Salvatore Fontanella per una pizza napoletana da veri intenditori.

C.O.

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