Search for content, post, videos

Tre mostre da non perdere nella città di Lugano

Hans Josephsohn

Dal 19 settembre 2020 al 21 febbraio 2021 il Museo d’arte della Svizzera italiana rende omaggio anche ad Hans Josephsohn in occasione del centenario della sua nascita. La mostra, realizzata in collaborazione con il Kesselhaus Josephsohn di San Gallo (Svizzera), propone una scelta di opere in ottone realizzate tra il 1950 e il 2006, selezionate dai curatori Ulrich Meinherz e Lukas Furrer.

Foto: Ufficio Stampa

Hans Josephsohn, nato nel 1920 a Konigsberg nell’allora Prussia orientale, è considerato uno dei principali scultori del XX secolo. Circa una ventina delle sue sculture saranno ospitate in uno spazio aperto: la loro disposizione non segue un criterio cronologico o tematico, ma si propone piuttosto di sottolineare le affinità e i contrasti fra le forme e le superfici di opere realizzate in epoche diverse. Questo approccio minimalista, unitamente alla sobrietà dei materiali scelti per l’allestimento, ben si accordano con l’immediatezza che contraddistingue l’opera di Josephsohn.

Foto: Ufficio Stampa

La selezione di sculture in ottone presentata al MASI non ha la pretesa di ripercorrere retrospettivamente l’intera carriera dello scultore ma esemplifica il tema centrale della ricerca artistica di Hans Josephsohn: la figura umana, sia nella configurazione a tutto tondo sia nei rilievi dove più figure sono poste in relazione tra loro. Il vocabolario artistico di Josephsohn comprende un numero circoscritto di tipologie scultoree: teste, mezze figure, figure in piedi, figure distese e rilievi.

Sebbene il punto di partenza per le opere siano modelli appartenenti alla cerchia di amici e parenti, il lavoro di Josephsohn rifugge un approccio realistico privilegiando immediatezza e vivacità, enfatizzando elementi anatomici e sommando diversi punti di vista che rendono difficile individuare la frontalità della scultura.