Un’isola simbolo di autosufficienza energetica
Ogni anno, le Canarie vengono scelte da circa 15 milioni di turisti come meta per le vacanze. L’arcipelago è composto da 8 isole, tra le quali compare El Hierro, che si distingue per il suo impegno nei confronti dell’ecosistema locale, dell’autosufficienza energetica e della sostenibilità.
Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare
– Andy Warhol
Foto: Ufficio stampa
Le Canarie sono caratterizzate da un clima mite durante tutti i periodi dell’anno, favorendo così un flusso diluito lungo l’arco dei mesi e preservando l’isola dal turismo di massa. A ciò si aggiungono scelte specifiche in termini di ospitalità, tra cui l’offerta di particolari alloggi come bio-rifugi, eco-abitazioni e residenze agro-turistiche. Gli albergatori, inoltre, si impegnano ad acquistare prodotti a km zero, rendendo questo territorio un modello nella produzione bio.
Foto: Ufficio stampa
In quanto Riserva della biosfera dell’UNESCO, El Hierro vuole conservare l’ecosistema terrestre e marittimo attraverso l’impiego sostenibile delle risorse naturali. Il governo dell’isola desidera migliorare la consapevolezza di abitanti e turisti nei confronti dell’ambiente, incrementando ad esempio i minibus elettrici e incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici. Inoltre, si sta studiando una tecnica di conversione per il biodiesel, che si basa sullo sfruttamento dell’olio vegetale autoctono: anche in questo caso, l’intento è quello di ridurre le impronte di carbonio.
Foto: Ufficio stampa
Il primo progetto per l’autonomia energetica risale al 1997 e l’obiettivo è quello di raggiungerla entro otto anni. I segnali in questo senso sono incoraggianti, poiché per ventiquattro giorni, nell’estate del 2019, il 100% del fabbisogno energetico è stato ricoperto da sorgenti rinnovabili. Le fonti verdi, comunque, rappresentano il 60%, grazie alla produzione di energia elettrica da parte delle turbine eoliche di Valverde e della centrale idroelettrica di Gorona. Attualmente, sono in corso lavori per aumentare l’influenza della centrale e sfruttare nella maniera migliore possibile l’energia marina, il fotovoltaico e l’energia elettrica prodotta in eccesso.
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