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L’artigianato fiorentino in un’asta contro il Covid-19

Da oggi più di cento creazioni all’asta per sostenere la lotta al Covid-19

In un momento di grave difficoltà per il nostro Paese e per tutto il mondo impegnato nella lotta al COVID-19, gli artigiani di Firenze su iniziativa della Riccardo Barthel & C., hanno dato vita al progetto Artigianato fiorentino per l’Italia: un’asta di beneficenza per la città e per l’Italia intera.

Foto: Roberto Giovannini

Le 121 creazioni dei ventiquattro artigiani partecipanti (di seguito l’elenco completo) saranno oggetto di un’asta online il cui ricavato verrà interamente devoluto all’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, il principale presidio della città coinvolto nell’emergenza sanitaria.

Artigianato fiorentino per l’Italia prevede un asta, che ha inizio il 23 aprile alle ore 10 e termina il 4 maggio alle ore 16. Si terrà sul sito della Casa d’Aste Pananti (www.pananti.com), orgogliosa di poter contribuire al progetto senza applicare commissioni sul prezzo di aggiudicazione. Le donazioni di ogni acquirente confluiranno, tramite apposito bonifico bancario, direttamente sul conto corrente dell’AOU Careggi che deciderà come utilizzare il ricavato a sostegno dell’emergenza COVID-19 in base alle necessità dell’intera struttura ospedaliera.

Foto: Luca Rafanelli

L’elenco di tutti i donatori sarà reso pubblico dal presidio ospedaliero fiorentino e l’esito dell’asta di beneficenza sarà diffuso attraverso gli organi di stampa. Portatori di un inestimabile patrimonio artistico e culturale, gli artigiani di Firenze vogliono dare il loro contributo in segno di profonda gratitudine a tutti gli operatori sanitari, schierati in prima linea nell’affrontare la criticità sanitaria in atto, partecipando allo sforzo collettivo per la rinascita dell’intera comunità.

Gli artigiani che hanno aderito: Antico Setificio Fiorentino, Bottega d’Arte Maselli, Brandimarte, Castorina, Duccio Conti Caponi Studio, Eric Bigagli Orologiario, Fratelli Piccini Gioiellieri, Fratelli Peruzzi, Galleria Romanelli, Il Bronzetto, Liverano & Liverano, Locchi, Loretta Caponi, Luca Rafanelli, Marioni, Pampaloni, Pellicceria Cioni, Ratafià Firenze, Quelle Tre, Riccardo Barthel, Roberto Giovannini, Sileno Cheloni, Studio Puck e Temple St Clair.

Foto: Riccardo Barthel © Francesco Rastrelli

L’universo Barthel prende forma nel 1976 con un piccolo negozio di ceramiche in Via dei Fossi, alle spalle di Palazzo Rucellai. La pruduzione iniziale delle celebri mattonelle apre la strada alle collezioni per il bagno, i lumi e le maniglie. Una crescita costante e raffinata, suggellata dall’apertura di un secondo showroom a Forte dei Marmi. L’esperienza e la passione di Riccardo sono state poi tramandate al figlio Francesco, che da oltre vent’anni guida a fianco del padre l’azienda che con la sua eleganza ha saputo incantare la scena internazionale.

Beatrice Anfossi

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