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Yamamay: Piuarch progetta il nuovo concept store

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Una nuova veste per il colosso italiano

Il committente è una delle più celebri aziende di lingerie femminile, l’ideatore uno degli studi di architettura più noti nel mondo del fashion. L’incontro tra Yamamay e Piuarch nasce dal desiderio di offrire una nuova veste all’impronta glamour delle collezioni del colosso italiano; un’immagine che sappia declinare la filosofia del marchio – basata sui concetti di leggerezza, morbidezza, luminosità, geometria e simmetria – in un’esperienza di retail dinamica e innovativa, adattabile agli oltre 1300 negozi aperti in meno di vent’anni tra Italia ed estero.

Ed ecco che quel mondo femminile e sensuale dell’industria del’intimo, fondata nel 2001 dalla famiglia Cimmino, diventa quindi un prezioso contenitore da cui attingere a più livelli i riferimenti per la progettazione del nuovo concept store.

Foto: Matteo Piazza

 

A partire dal tema della farfalla, quella “Yamamay” di meravigliosa bellezza diffusa nei paesaggi giapponesi, da cui deriva il nome del brand e le sue caratteristiche identificative: stilizzandola in un doppio triangolo, Piuarch crea infatti un pattern identitario, punto di partenza dell’apparato decorativo del nuovo punto vendita.

Utilizzato come simbolo ripetuto sulla carta da parati e sugli specchi o, ancora, sui paraventi metallici traforati al laser, il nuovo grafismo definisce lo sfondo dei prodotti esposti ed evidenzia, grazie alla sua qualità astratta, gli assiomi relativi a leggerezza, geometria e simmetria. Vi si innestano gli espositori a parete: appenderie composte da un’esile cornice in finitura oro spazzolato, arricchite da pannelli inclinati di colore avorio che generano un sofisticato motivo a zig-zag, quasi a ricordare l’impalpabile e aggraziato movimento della farfalla. Sotto di esse, sono invece posizionate cassettiere orizzontali della medesima larghezza, con finitura in legno laccato grigio chiaro e zoccolo in acciaio lucido, utili per riporre le merce e renderla facilmente accessibile al personale.

Foto: Matteo Piazza

 

Gli arredi freestanding, al centro dello spazio vendita, sono infine dotati delle medesime caratteristiche, con struttura metallica e cassetti estraibili in legno per la massima funzionalità. Hanno top in vetro che costituisce, di volta, in volta, un comodo ripiano su cui mostrare gli articoli scelti dal cliente o collocare piccole grucce con i capi più emblematici delle collezioni.

Tutto si armonizza in una sequenza spaziale fluida e, soprattutto, in un accostamento cromatico che contempla le sole tonalità del bianco, dell’avorio, del grigio chiaro e dell’oro: le porzioni di parete libere da espositori sono intonacate di bianco, così come i soffitti, in cui sono integrati i corpi illuminanti orientabili, sempre bianchi. Il pavimento è nello stesso colore, composto da lastre di formato quadrato che mescolano l’effetto del seminato a delicati inserti geometrici in marmo di fabbrica, tono su tono.

L’ambiente è chiaro, luminoso, morbido, fautore di momenti di visita estremamente appaganti, durante i quali il consumatore è fidalizzato anche grazie alla costruzione di una vera e propria piattaforma esperienziale, che mescola interior design, prodotto e funzioni di eccezione – disponibili nei maggiori punti vendita – come corner per la vendita di piante e fiori, librerie e accessori per la casa. 

Foto: Matteo Piazza

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