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L’incontro fatale: quando l’Arte racconta la Vita

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Il Maestro Piero Brambilla viene celebrato in occasione del centenario dalla sua nascita

Che cosa fa di una persona un’artista? Il concetto di arte, con la A maiuscola, è talmente ampio che risulta difficile, se non impossibile, porgli dei confini fissi. L’opera d’arte non è riducibile a semplice atto creativo, bensì diventa un mezzo di comunicazione autonomo. L’artista diviene, quindi, colui che descrive il mondo e il suo punto di vista con le pennellate sulla tela. Il gesto artistico può essere definito come personalmente universale: un ossimoro di significati e storie personali raccontanti attraverso la semplicità del linguaggio comune dell’arte.

Artista è soltanto chi sa fare della soluzione un enigma

-Karl Kraus

L’arte è una delle più antiche forme di racconto: ogni opera narra una storia unica, personale o universale che sia. La storia delle guerre mondiali e dei campi di prigionia detta il ritmo delle pennellate sulle tele del maestro Piero Brambilla. Pittore e artista poliedrico nato ad Agrate Brianza all’inizio del XX secolo. Dopo la formazione in diverse Accademie italiane, arrivano le prime mostre personali nelle più importanti città del Paese. Poi i riconoscimenti con gli inviti ad esposizioni e i premi nazionali e internazionali.

Il processo di evoluzione artistica di Piero Brambilla si sviluppa parallelamente alla sua stessa esistenza. Iniziato nel 1941, anno a cui risalgono i primi lavori, si è concluso nel 2002 con la sua scomparsa. Nei primi anni le opere seguono il filone della ritrattistica a pastello o acquerello, poi già dagli anni Cinquanta si inizia ad intravedere uno spiraglio di sperimentazione. La completa maturità artistica viene raggiunta, però, tra gli anni Sessanta e Settanta con il ciclo di dipinti dedicati ai sentimenti. Tristezza, Dolore, Fantasia sono alcuni degli stati d’animo che Piero traduce in arte e che racconta con uno stile astratto, in cui diverse tonalità si fondono insieme dando vita a esplosioni di colori.

Nell’ultimo periodo di attività si nota un ritorno alle origini con i ritratti dalle linee più sfumate e una ricercatezza formale frutto del percorso di maturità. I ritratti colorati in cui realismo e astrattismo trovano il loro equilibrio, si affiancano alle opere volutamente e interamente astratte in cui a dominare è sempre un unico protagonista: il colore. Quest’anno l’Amministrazione comunale e i famigliari del Maestro presentano una mostra di opere selezionate, in occasione del centenario della sua nascita. L’esposizione sarà visibile al pubblico da sabato 17 fino al 27 ottobre 2020. Una mostra per omaggiare un percorso artistico che diventa il racconto di una vita intera.

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