Search for content, post, videos

Diversamente C.H.E.F.: un originale sandwich farcito

Indietro1 di 4

Lamine di panettone con Emmentaler DOP e Nduja di Spilinga

Come abbiamo sottolineato in diverse occasioni nelle nostre ricette, una delle questioni più ricorrenti con le quali gli chef devono spesso confrontarsi è quella riguardante l’abbattimento di alcuni tabù a tavola o, nel migliore dei casi, aggirare consuetudini obsolete e abitudini alimentari che ormai persistono solo nella nostra cultura gastronomica. Un solo esempio per tutti, legato al consumo di piatti a base di pesce, che ritiene improponibile l’abbinamento di crostacei, molluschi e specie pregiate con i più svariati tipi di formaggi, o il mix dolce/salato che esclude ad esempio a priori qualsiasi accostamento tra carni rosse e derivati della frutta (come nella “renna con coulis di mirtilli“).

Per non parlare dell’abbinamento enologico che, sempre a proposito di pesce, richiederebbe solo vini bianchi (preferibilmente fermi); e guai se un maître si azzardasse a proporre un rosso o un rosato. Stesso discorso per i dessert, nei quali non è contemplato (tranne che nella cheesecake) l’uso di qualsiasi tipo di ingrediente salato. Ma la flessibilità mentale dei gastronauti non riguarda soltanto l’abbinamento degli ingredienti, o quello dei vini più adatti per apprezzare al meglio una ricetta gourmet. La prerogativa di lanciarsi in nuove esperienze multisensoriali, piuttosto comune nei globetrotter della forchetta avvezzi da tempo alle cucine di tutto il mondo, investe però un panorama molto più ampio che, al di là degli ingredienti utilizzati, riguarda anche il legame esistente tra un particolare prodotto e il suo consumo (stagionale) dettato dalle leggi del marketing.

E non ci riferiamo soltanto alla consuetudine, un po’ snob, di consumare ciliegie a dicembre o mandarini e melograni in piena estate, ma anche ad alcuni aspetti della tradizione che impongono praticamente l’utilizzo di alcuni prodotti solo in determinati periodi dell’anno. Come la colomba a Pasqua e il panettone a Natale. Ed è proprio il panettone il protagonista della nostra nuova ricetta (salata) che per l’occasione abbiamo trasformato in una sorta di sandwich farcito con l’Emmentaler DOP, il più esclusivo dei formaggi svizzeri, e la Nduja di Spilinga, il famoso salume calabrese a pasta morbida dal sapore deciso e inconfondibile. Prima di procedere alla preparazione, chiariamo subito che non abbiamo riesumato l’ultimo panettone avanzato da qualche banchetto natalizio, ma ci siamo avvalsi di uno dei migliori prodotti di qualità attualmente disponibili sul mercato, sfornati nel corso dell’intero anno e distribuiti anche ad agosto nei supermercati più esclusivi.

Indietro1 di 4