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Quel fortunato errore che fu un successo

Le ricette nate per errorre che piacciono più degli originali

Matteo Stefani ha saputo trasformare quello che era nato come esperimento, il suo marchio di fabbrica e il modo per sopravvivere alla crisi scatenata dalla pandemia lo scorso anno, con l’ultimo caso della cotoletta sbagliata nata nella capitale. Ma gli errori celebri in cucina sono molti, anzi molte ricette golose o prodotti sono nati da distrazioni, mancanze di ingredienti in cucina o addirittura per scherzo. Ed ecco che nascono le 7 ricette per sbaglio, uno sbaglio che si è  rivelato un grande successo, anche migliore dell’originale.  Quali sono le 7 ricette sbagliate e allo stesso tempo più riuscite di sempre?

Ricette nate per errore: in cucina a volte è meglio sbagliare

Il nostro viaggio alla scoperta dei dolci errori inizia in Francia con la Tarte Tatin. Si racconta che a fine Ottocento una delle due sorelle Tatin, proprietarie dell’Hôtel-restaurant Tatin di Lamotte-Beuvron nella Loira, si sia dimenticata di mettere la pasta brisée nella teglia preparando la torta di mele. Mise la pasta sopra tutto e rovesciò la torta solo una volta finita la cottura. Il successo fu immediato e la torta di mele sbagliata divenne piatto simbolo dell’hotel e poi replicata in tutto il mondo. Crepês Suzette un altro dolce d’Oltralpe, e famoso in tutto il mondo, è stato creato per un errore di distrazione. Nel 1895 Henri Charpentier, apprendista cuoco e cameriere del Monte Carlo Café di Parigi, bruciò la salsa di accompagnamento delle crepês.  Assaggiando per curiosità il risultato, venne apprezzato dai commensali che chiesero di nominare il dolce con il nome dell’unica donna seduta a tavola: Suzette.

I fratelli Kellogg in un tentativo di creare un alimento per i pazienti del loro sanatorio inventarono quelli che oggi chiamiamo Corn Flakes. Il Gorgonzola, uno dei formaggi più gustosi, è nato per sbaglio, o meglio, per una dimenticanza di un oste originario dell’omonima città che avrebbe messo alcuni stracchini freschi in una cantina troppo umida e questi, invece di conservarsi, svilupparono rapidamente muffe verdi. Senza scorraggiarsi l’oste assaggiò il formaggio e scoprì che era buonissimo, lo servì nella sua osteria e da subito diventò molto richiesto. Una ricetta più recente, legata sempre alla Lombardia, è quella della Cotoletta Sbagliata: nasce da una casualità in uno dei ristoranti della micro-catena di locali “Anche” di Milano. Una cotoletta realizzata con lonza di maiale, uova, pane panko, mandorle, arancia e cristalli di sale, fritta in burro immersione. In barba alla sacra tradizione.

Altro simbolo di Milano, il Panettone è il rimedio a un guaio accaduto nelle cucine di Ludovico Il Moro la vigilia di Natale, quando il cuoco bruciò il dolce. Il garzone del cuoco, Toni, cercò allora di improvvisare utilizzando gli ingredienti che aveva a disposizione per aggiustare l’impasto rimasto. Gli Sforza si innamorarono del risultato che chiamarono pan de Toni, da cui panettone. Per ultimo ma non meno importante, tra gli errori “in cucina” più buoni, c’è la storia di Frank Epperson, un bambino di 11 anni che una sera nel 1905 lasciò nella veranda di casa un bicchiere con dentro un bastoncino che usava per mescolare la bevanda gassata. Di notte il liquido si ghiacciò e la mattina con un po’ di fatica il bambino riuscì a far uscire il “cubo di ghiaccio” e a tenerlo in mano grazie a quel bastoncino, scoprendo che la bevanda si poteva comunque “bere”. Dopo quasi 20 anni, nel 1924, il ragazzo brevettò il ghiacciolo che da sempre rende dolci le nostre calde estati.

Foto: Ufficio stampa

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