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Malo lancia “Abitare il corpo”, un incontro tra quiet luxury e sostenibilità

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La celebre maison fiorentina, leader nella produzione della maglieria di cashmere pregiato, volge lo sguardo verso una ricerca sempre più costante in ottica di sostenibilità

Il quiet luxury è da sempre l’elemento distintivo e caratteristico del marchio fiorentino Malo. L’azienda, in particolare, è specializzata nella produzione e lavorazione di capi composti da pregiatissimo cashmere. Il comfort, gli elevati standard di qualità dei filati naturali e il saper fare artigiano sono da sempre pilastri fondanti di Malo. Quest’ultimo ora  ha deciso di voler compiere un passo avanti per lavorare sempre più intensamente e riuscire ad una continua ed intensiva ricerca volta alla sostenibilità. In particolare, questo nobile obiettivo viene raggiunto alla perfezione in quella che è la nuova collezione AI 23/24 di Malo che prende il nome di Abitare il corpo.

Malo cashmere, i valori della sua nuova collezione

La nuova collezione di Malo è stata battezzata Abitare il corpo, un’espressione molto suggestiva che richiama alla mente l’idea che il proprio corpo debba essere considerato come uno spazio personale da vivere al meglio. Infatti, il corpo è come se fosse la nostra architettura, la dimora che riempiamo di sogni, idee, scelte e che “arrediamo” per esprimere al meglio la nostra essenza. La ricerca della sostenibilità prevede che chi sceglie di rivolgersi a Malo sia un individuo sicuro del fatto che otterrà non solo un capo pregiatissimo, ma soprattutto un connubio di forti valori. Valori, questi, che hanno origine, prima di tutto, dalle materie prime e dai filati naturali, celebrando così questa sinergia tra comfort e sostenibilità. Obiettivo di Malo è quello di donare al pubblico un tipo di moda elegante, affascinante, timeless ma soprattutto etica, con un occhio di riguardo verso i temi della salvaguardia ambientale. I filati, dal cashmere rigenerato, alla lana biologica, fino al merinos e all’alpaca, provengono da allevamenti certificati e sostenibili, con lo scopo di rimarcare ulteriormente il desiderio sempre più crescente di Malo di lavorare e produrre capi che rappresentino un vero e proprio manifesto di valori e virtù.

Foto: ufficio stampa Malo

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Malo cashmere e la scelta della materia rigenerata

A cosa facciamo riferimento quando parliamo di “cashmere rigenerato“? Il marchio da sempre ha fatto tesoro di questa materia rendendola elemento cardine della sua maison. Infatti, in occasione della sua nuova collezione, Malo ha riproposto questo filato composto dal 50% di cashmere post-consumer, destinato allo smaltimento, che viene poi recuperato e ripartito meticolosamente per colore. Il filato viene re-macerato e rifilato insieme ad un 50% di cashmere nuovo, indispensabile per garantire un colore stabile e massima tenuta. Vengono proposte nuove colorazioni: verde oliva, azzurro cenere, rosa azalea, arancione, lilla, passando per le tonalità più classiche come il bianco, il blu e il beige.  Questa tipologia di filato è certificato GRS (Global Recycle Standard) che gli riconosce l’importanza della fase di riciclo per l’evoluzione di un modello di produzione e consumo sostenibile. L’obiettivo è quello di contribuire a diminuire il consumo di risorse quali materie prime vergini, acqua ed energia e aumentare, invece, la qualità dei prodotti riciclati. Evidente è il risparmio delle materie rispetto a un capo in cashmere non rigenerato, registrando: – 90% di acqua, – 80% di energia elettrica e – 95% di CO2 emessa.

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Foto: ufficio stampa Malo

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