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Storie di Intrecci: Fondazione Cotarella e Fondazione Scudieri insieme per Caivano

Un progetto condiviso dalla Famiglia Cotarella e dalla Famiglia Scudieri per portare un aiuto concreto ai giovani di Caivano

Storie di intrecci, storie di vino, di tradizione familiare e di fiducia nel futuro: si può riassumere con queste parole il nuovo progetto presentato a Napoli il 13 dicembre e promosso da Fondazione Cotarella e Fondazione Scudieri a favore dell’Istituto Francesco Morano di Caivano, guidato dalla tenace preside Eugenia Carfora. Un’iniziativa nata e sviluppata per portare una professionalizzazione di alta qualità anche nelle aree di formazione più “difficili” e troppo spesso apparentemente abbandonate dallo Stato. Un aiuto concreto, che coinvolge professionisti dei settori automotive e hospitality – in cui le due famiglie Scudieri e Cotarella sono rispettivamente specializzate e che riflettono alla perfezione i due indirizzi dell’istituto Morano: tecnico e alberghiero – pronti a portare in classe la propria esperienza sul campo. Ma non solo, le due Fondazioni hanno previsto anche cinque borse di studio, destinate agli studenti più meritevoli, e percorsi di orientamento al lavoro con stage e traineeship all’interno delle proprie aziende: Obicà, Intrecci – Accademia di Alta formazione di Sala, Adler Group e Famiglia Cotarella.

Proprio sulla concretezza di questa iniziativa si è concentrata, in occasione della conferenza stampa di presentazione, Dominga Cotarella, Presidente di Fondazione Cotarella e CEO di Famiglia Cotarella: “Ogni imprenditore ha il compito di lasciare il segno e quello che diciamo oggi noi lo faremo, per davvero. Il nostro è un progetto concreto, inizieremo dei percorsi di formazione a favore dei giovani, per portarli ad innamorarsi di questo lavoro”. Un esempio virtuoso di come pubblico e privato possano incontrarsi per intervenire laddove ce n’è più bisogno, come la Preside Eugenia Carfora aveva per prima auspicato: “Chi entra all’Istituto Morano può sognare e le due Fondazioni danno ai nostri ragazzi la possibilità di sognare e di realizzare i propri sogni. Oltre a istruire i ragazzi, bisogna tirar fuori i loro talenti, le loro passioni, con la consapevolezza che senza le regole non si va avanti: chi studia ce la farà”.


L’investimento sui giovani e l’importanza della loro formazione e crescita è un valore condiviso dalle famiglie Cotarella e Scudieri, come ha sottolineato Paolo Scudieri, Presidente di Adler Group:  “È fondamentale, sempre di più, avere una cultura e una professionalizzazione di altissimo livello. L’industria si evolve e investe dei capitali importanti nell’innovazione tecnologica e nella ricerca, ma il presupposto fondamentale è che ci sia un capitale umano adeguato a supportare queste innovazioni. Senza formazione e senza capitale umano il rischio è altissimo”. Un tema sostenuto anche da Riccardo Cotarella, fondatore di Famiglia Cotarella e presidente di Assoenologi: “Contrariamente a quanto qualcuno, erroneamente, pensa, i giovani di oggi hanno le idee molto più chiare della mia generazione; sanno cosa vogliono, sanno individuare molto meglio le sorgenti di gratificazione professionale, quindi sono loro il motore e l’architrave che terrà sicuramente in moto il vino italiano nel futuro”.

Ed è proprio grazie al vino che la famiglia Cotarella e la famiglia Scudieri si sono incontrate, quando questi ultimi hanno deciso di rilevare la cantina Abraxas di Pantelleria, chiedendo una consulenza proprio a Riccardo Cotarella e Pierpaolo Chiasso, enologo Direttore Generale dell’azienda di famiglia. Da questa unione è nato non soltanto un ottimo vino, ma anche un sodalizio tra le due fondazioni destinato a fare la differenza con un aiuto concreto.

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