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Festival di Sanremo, la storia della kermesse

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Tutto è nato nel lontanissimo 1951 e, ormai giunto alla 73° edizione, il Festival di Sanremo è diventato una vera e propria macchina commerciale.

Dalla prima edizione, avvenuta nel 1951, il Festival della canzone italiana ha fatto passi da gigante. Ha cambiato location, si è aperto al grande pubblico e ha modificato il format. Nonostante oggi, Sanremo sia uno degli eventi musicali più attesi dell’anno, in passato nessuno lo prese davvero sul serio. La prima edizione si tenne nel Salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo. In quell’occasione il pubblico era seduto intorno ai tavolini per cenare, e tra il via vai dei camerieri si esibivano diversi cantanti. Leonardo Campus nel suo libro Non solo canzonette ha raccontato: “Il pubblico era scarso, tanto che fu necessario trovare delle persone da sistemare ai tavolini rimasti vuoti nella grande sala. Non tanto per il prezzo – 500 lire non era una cifra impossibile – ma per il fatto che fino a quel momento il pubblico del casinò era abituato a manifestazioni di maggiore livello culturale”.

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Festival di Sanremo storia: dalla prima diretta tv ai successi più amati dagli italiani

A soli due anni dal debutto, nel 1953, il Festival di Sanremo cambiò. Vennero tolti i tavolini e l’accesso venne consentito soltanto agli ospiti muniti di invito. Inviti che prontamente i bagarini si apprestarono a vendere sottobanco alla cifra esageratamente alta di 10.000 lire. Nel 1955 avvenne la svolta, per la prima volta il Festival fu presentato in diretta televisiva. Il vero successo, però arrivò nel 1958, quando Domenico Modugno scrisse e cantò la Canzone più nota della musica italiana: Nel blu dipinto di blu. Questo evento segnò l’inizio di una nuova epoca, impregnata di rock e swing. 24000 baci di Adriano Celentano ne fu la prova e diede voce alla una nuova categoria sociale dei giovani. Negli anni ’60 vennero scritte nuove regole e vennero prodotti continui successi. Basti pensare a Mina, con le sue Mille bolle blu.

 

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Festival di Sanremo anni 70 e 80: il Festival cambia location e diventa internazionale

Nel 1977 la sede del Festival divenne il Teatro Ariston. La kermesse, negli stessi anni, si allargò sempre più alla musica internazionale e l’Ariston divenne così uno dei palchi più bramati, su cui si esibirono grandi nomi stranieri come Grace Jones, i Kiss, i Duran Duran ed i R.E.M. Pippo Baudo, con le sue 13 edizioni divenne uno dei conduttori più amati e longevi del Festival ma nell’anno 1980 l’Italia si apprestò al cambiamento con il conduttore Claudio Cecchetto accompagnato da Roberto Benigni. Un’edizione che viene tutt’ora ricordata per il bacio di 45 secondi tra il comico e la valletta Olimpia Carlisi e per l’epiteto Wojtilaccio con cui venne apostrofato Papa Giovanni Paolo II.

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Festival di Sanremo scandali: gli eventi più comici ed imbarazzanti della kermesse

Ricordiamo l’edizione del 1987, vinta da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con Si può dare di più, in cui la cantante Patsy Kensit scelse di indossare un abito molto minimal. Accadde, però, che nel corso della sua performance una spallina si lasciò andare, scoprendo il seno della donna. Otto anni dopo la diretta ebbe dell’incredibile. Infatti, un uomo minacciò di lanciarsi dalla galleria dell’Ariston urlando a gran voce che il vincitore del festival sarebbe stato Fausto Leali. Nel recente 2011 l’edizione fu vinta da Roberto Vecchioni con Chiamami ancora amore ma questo successo venne messo in ombra dal vertiginoso spacco di Belen Rodriguez.