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berlucchi 61

Alla Milano Wine Week il Metodo Classico è protagonista

Il racconto della masterclass dedicata al Berlucchi 61 in diretta con San Francisco

Al culmine della Milano Wine Week, nella splendida cornice di Palazzo Bovara, si è tenuta l’esclusiva masterclass di wine tasting firmata Berlucchi 61. L’azienda bresciana, partner della manifestazione, ha portato nel cuore del capoluogo milanese alcuni dei suoi migliori Franciacorta, ricchi di storia e tradizione oltre che di bollicine.

Come raccontato in maniera impeccabile dall’esperta Arianna Biagini, parte della famiglia Berlucchi, l’azienda rappresenta oggi un’eccellenza del territorio della Franciacorta, famoso nel mondo per la sua produzione di Metodo Classico. A dispetto di quanto si possa pensare però, la tradizione di questa lavorazione non ha radici storiche così profonde. Soltanto nel 1961 l’enologo Franco Ziliani, appoggiato da Guido Berlucchi, realizzò il suo sogno di “creare un metodo classico in una terra nuova: la Franciacorta”. Fino a quel momento infatti, il metodo classico era stato prerogativa soprattutto dei francesi, celebri produttori di champagne.

Da qui la prima produzione di 3.000 bottiglie, sottoposte a regole di protocollo molto rigide proprio per dimostrarne la qualità e il pregio. Il Metodo di produzione Franciacorta prevede infatti, tra le altre cose, l’utilizzo esclusivo di vitigni nobili: Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. A questi negli ultimi anni si è aggiunta una quarta tipologia, l’Erbamat, caratterizzato da una maturazione più tardiva, intorno alla fine di settembre. Mentre per le prime tre varietà la vendemmia si conclude solitamente entro agosto, con la raccolta condotta esclusivamente a mano in piccole cassette da 18/20 kg.

berlucchi 61

 

Questa estrema attenzione alla qualità fa sì che Berlucchi produca vini apprezzati ed esportati in tutto il mondo, come dimostra la degustazione tenutasi in diretta con un collegamento da San Francisco. L’assaggio si è concentrato sulla linea Berlucchi 61, data di nascita del Metodo Classico Franciacorta. Ad un primo Brut con maturazione di 24 mesi, composto da uve 90% Chardonnay e 10% Pinot Nero, è seguito un Brut Rosé con una marcata prevalenza di Pinot Nero (60%) sullo Chardonnay (40%). Una scelta peculiare di Berlucchi e dell’enologo Arturo Zeliani, che ritiene che questo vitigno doni al vino un carattere deciso, costituendo uno dei tratti distintivi della Maison.

Due vini leggeri, dalle note prevalentemente fruttate e fresche, perfetti per l’aperitivo. Nulla a che vedere con il più corposo e complesso Berlucchi 61 Nature 2013, un Franciacorta Millesimato e invecchiato cinque anni, a dosaggio zero. Proprio la mancata aggiunta di zuccheri conferisce a questo vino quella complessità e ricercatezza che lo rende ideale per accompagnare non soltanto piatti a base di pesce – come immediatamente viene da pensare davanti a un Metodo Classico – ma anche più saporiti piatti di carne, come il manzo all’olio caratteristico della zona di Rovato (BS). Non a caso, proprio l’enologo Arturo Zeliani ritiene che i pàs dosage siano il futuro dell’enologia.

Una degustazione che è stata un viaggio non soltanto attraverso i sensi del gusto e dell’olfatto, ma anche alla scoperta di tradizione familiare e sapienza tecnica. Un bel modo per entrare in contatto con le eccellenze italiane e imparare ad apprezzarle, così da potersene fare portavoce a casa e all’estero.

Beatrice Anfossi

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