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Diversamente C.H.E.F.: il risotto tristellato

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Bevanda consigliata:

Muller Thurgau 2019 – Cantine Kofererhof.

Abbinare un vino al “Risotto tristellato” è quasi impossibile per la presenza di molti elementi estremamente aromatici che lasciano nel palato un retrogusto con forti tendenze dolciastre. Soprattutto per quanto riguarda la stella alpina o la carambola e, principalmente per l’anice stellato (che evoca subito nella memoria gustativa reminiscenze dei noti liquori nei quali viene utilizzata). Meglio concentrarsi quindi sul lardo che, in seguito alla lunga cottura, assume una consistenza friabile che stranamente riesce ad esaltare ulteriormente la sua spiccata untuosità, per cui la scelta deve essere indirizzata su un vino in grado di contrastare questa percezione.

Per gli amanti delle bollicine la scelta, molto ampia, può spaziare da uno Champagne (preferibilmente extra secco) ad un Franciacorta Brut o, per restare nell’ambito delle eccellenze del nostro Paese, si può andare a colpo sicuro puntando su un ottimo Muller Thurgau. Questo vino altoatesino, dal colore giallo paglierino brillante, presenta spiccate qualità aromatiche che evidenziano sentori di frutta bianca, agrumi ed erbe profumate. Ideale con antipasti (caldi e freddi) a base di pesce, si abbina altrettanto bene a svariati tipi di frittura o ad ingredienti forti come il lardo. La temperatura di servizio è compresa tra gli 8 e i 10 gradi, e per apprezzarlo al meglio è consigliabile servirlo in un calice a media apertura.

Chef Giorgio Rosato

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