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Cosa vedere nelle Marche: natura, storia e architettura

La regione delle Marche è molto di più che mare e acqua cristallina

La stupenda regione delle Marche gode di una posizione invidiabile grazie alla balneabilità di molte località, alle colline e alle vette che d’inverno vantano delle piste da sci frequentate da migliaia di sportivi all’anno. Oltre agli splendidi paesaggi, questa regione offre la possibilità di visitare un inestimabile patrimonio architettonico, artistico e culturale famoso in tutto il mondo. Soprattutto l’architettura sacra occupa un ruolo di primo piano quando si parla di storicità e tradizione della religione cristiana. La provincia di Macerata, nella media Valle del Chienti e quella del Fiume Potenza, ad esempio è costellata di antiche abbazie – di origine per lo più romanica – circondate da una campagna in buona parte ancora incontaminata. Che cosa aspettate a partire per il vostro tour nelle Marche estate 2020?

Per tutti gli sportivi di ogni livello che hanno voglia di un’esperienza che unisca sport, natura e cultura, la Via delle Abbazie è un itinerario cicloturistico ricavato lungo strade secondarie lontane dal traffico, che collega l’Abbazia di Santa Maria a Pie’ di Chienti a quella di San Claudio, permettendo di visitare in sella a una bicicletta questi interessanti siti architettonici. Che una persona sia principiante o professionista, non importa in quanto tempo si percorra questa stupenda via panoramica, l’importante è godersi il paesaggio che la circonda. Il percorso è dotato di dissuasori per scoraggiare il transito veloce delle automobili e di una segnaletica cicloturistica, quindi non c’è il rischio che ci si possa perdere. Le tipologie di paesaggi che si potranno ammirare percorrendo la Via delle Abbazie spaziano dai casali ai campi sconfinati, passando per molti dei borghi eletti tra i più belli d’Italia.

Marche estate 2020, scopri la via delle Abbazie:

1° tappa: Monte Cosaro

La prima tappa di questa meravigliosa pista ciclabile è Monte Cosaro: si tratta di un piccolo borgo medioevale, le cui prime testimonianze di insediamento risalgono al 936; è un gioiello ricco di storia anche grazie alla sua posizione strategica, che ne ha fatto in passato un importante punto difensivo. Da non perdere è il centro storico, la piazza principale con la Chiesa Collegiata al suo interno e il Palazzo dei Priori. Vale una visita anche la Basilica romanica di Santa Maria a piè di Chienti, considerata uno tra gli esempi più belli di architettura romanica, non solo nelle Marche. L’edificio è a tre navate e presenta una singolare abside a due piani; custodisce inoltre frammenti di preziosi affreschi trecenteschi.

2° tappa: Montelupone

Proseguendo con il percorso si arriva a Montelupone, anch’esso tra i borghi più belli e suggestivi d’Italia. Nel centro storico, che conserva l’originale pavimentazione in pietra e tutt’intorno le mura castellane, sorge il trecentesco Palazzetto del Podestà con la torre civica; l’ottocentesco palazzo Comunale che custodisce il Teatro Storico Nicola Degli Angeli, in stile neoclassico con influenze palladiane; il Palazzo Emiliani e la Chiesa di Santa Chiara, edificata tra i secoli XV e XVIII, sede dell’antico convento delle Clarisse. Una tappa della Via delle Abbazie è l’Abbazia Benedettina di San Firmano, che si trova a circa 4km dal centro storico di Montelupone.

3° tappa: Corridonia

L’ultima parte della Via delle Abbazie prevede Corridonia e il suo centro storico ricco di molti esempi di architettura sacra: la chiesa di San Francesco, costruita all’incirca nell’anno Mille e acquistata dai Francescani nel 1225, conserva resti architettonici del periodo romanico-gotico e un imponente campanile quattrocentesco; la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, edificata antecedentemente al XIII secolo e ricostruita nel Settecento da Giuseppe Valadier, è costuituita da una forma circolare con linee gotiche; la chiesa-convento di Sant’Agostino, eretta nel 1346, custodisce pregevoli dipinti. Non molto distante sorge l’Abbazia di San Claudio al Chienti, costruita nel VI o VII secolo sulle rovine di una villa romana, dove sono stati trovati reperti attribuibili alla Tomba di Carlo Magno.

Per i più avventurosi, o per chi desidera proseguire con il viaggio in macchina, è possibile raggiungere delle altre chicche dell’architettura sacra del territorio: l’Abbazia di Rambona a Pollenza è stata edificata nel IX secolo per volontà dell’imperatrice dei longobardi Ageltrude e una delle poche testimonianze rimaste in Europa dell’architettura carolingia. E poi ancora l’Abbazia di Fiastra, una delle abbazie cistercensi meglio conservate in Italia. Con lo scopo di proteggere l’ambiente circostante, nel 1984 è nata la Riserva Naturale Abbadia di Fiastra che abbraccia un’area di 1.800 ettari: un territorio ricco di campi coltivati, di vegetazione e di fauna protetta, con due corsi d’acqua e un lago. Un vero paradiso da percorrere in bici o a piedi con tranquillità per godere appieno della natura circostante.

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