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Sephora, campagna “mAI colpevoli”: si parla ancora di victim blaming?

Sephora mai colpevoli

Nella giornata di sabato 25 novembre, Sephora lancerà la campagna di sensibilizzazione “mAI colpevoli”, un progetto manifesto della lotta contro la violenza di genere

Mai come in questo ultimo periodo, il tema della violenza di genere è al centro della scena sociale e sta diventando, purtroppo, un fenomeno sempre più radicato che, nella maggior parte dei casi, ci consegna epiloghi infelici. In merito a questo drammatico argomento, il fenomeno del victim blaming fa parlare molto e ci si domanda: è ancora così radicato? La risposta è ovviamente sì. Ancor di più se a confermarlo entra in gioco anche l’Intelligenza Artificiale. Proprio da questo viene presa ispirazione per la realizzazione della campagna di sensibilizzazione “mAI colpevoli” prodotta da MediaMonks Milano, diretta dalla regista Viola Folador e interpretata da Giorgia Senesi, Federica Vai e Noemi Bertoldi. Il progetto verrà rilasciato il 25 Novembre utilizzando come supporto le piattaforme di Sephora Italia. In particolare, sarà proprio l’AI a dare il via al dibattito, della quale sono state sfruttate le potenzialità in modo da andare ad elaborare il racconto di tre storie di violenza dal punto di vista delle vittime, basandosi sulle opinioni raccolte in rete rispetto a storie di violenza di genere. Ma andiamo per ordine e vediamo nello specifico cosa ci verrà presentato nella campagna…

Sephora mAI colpevoli: cosa ci aspetta?

In questo progetto dal forte valore sociale, abbiamo già anticipato quanto l’intervento dell’AI abbia giocato un ruolo chiave nello sviluppo del tema. Inoltre, la restituzione dello scenario socioculturale con le opinioni, gli stereotipi e le credenze più diffuse è stata affidata ad interlocutori astratti e privi di un punto di vista personale. Così, i racconti restituiti dall’AI sono diventati una serie di monologhi narrati da voci reali e che permettono di offrire uno spunto di riflessione rispetto alla tematica. L’operazione rivela un duplice obiettivo: da una parte andare a smuovere le coscienze sulla narrazione che prevale nella società odierna, dall’altra riuscire a stimolare una presa di coscienza delle donne rispetto allo stigma ed al senso di colpa che, purtroppo, ancora troppo spesso interessano in prima persona le vittime andando a delineare il cosiddetto fenomeno del victim blaming. L’esperimento di raccolta del sentiment ha così restituito uno scenario critico di assoluta auto colpevolizzazione della vittima stessa.

Foto: ufficio stampa Studio Re

Sephora, il significato della campagna per il brand

Sephora, brand leader a livello mondiale nel mercato prestige beauty retail, crede che l’autoconsapevolezza sia il fondamento dell’autodeterminazione femminile e ha così deciso di impegnarsi concretamente per puntare i riflettori su questa tematica attraverso questa campagna digitale, ma non solo. “mAI colpevoli” è anche un’iniziativa benefica che vede Sephora supportare fondazione Pangea ETS con una donazione che verrà destinata allo sportello antiviolenza e rete di aiuto REAMA. Quest’ultima è una fondazione che assiste, accoglie e reinserisce donne vittime di violenza attraverso un network di professionisti, mettendo a disposizione case rifugio e realtà specializzate in questo tipo di assistenza sociale. Inoltre, sempre nella giornata di sabato 25 novembre, Sephora desidera dare un aiuto ulteriore alla fondazione, riponendo gli scontrini consegnati ai clienti all’interno di un portascontrino sul quale verranno segnalati i contatti dello sportello antiviolenza REAMA: se stai vivendo una situazione di violenza o ne sei testimone, è possibile scrivere a sportello@reamanetwork.org o chiamare il 3493442257 dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00.