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Alla Biennale di Venezia, le opere celebrano la femminilità

Galleria Poggiali sostiene la Goldschmied e la Chiari presentando due opere inedite

All’interno del Padiglione Venezia della 59^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, il duo di artiste Goldschmied & Chiari proporrà due opere per la mostra Alloro, aperta al pubblico dal 23 aprile al 27 novembre 2022.  La mostra, a cura di Giovanna Zabotti, esplorerà tre temi: l’avvicinamento dell’uomo alla natura, la forza della donna e la metamorfosi spiegata dall’arte; la scelta del titolo è legata al fatto che la pianta di alloro è, nella tradizione classica, simbolo della metamorfosi. Per la mostra al Padiglione Venezia 2022, Goldschmied & Chiari presentano Portali e Magnifica. Due opere inedite che aprono il percorso espositivo.

Le artiste spiegano che il sogno, la visione e l’inconscio sono stati gli strumenti attraverso i quali hanno navigato nei primi mesi di chiusura per la pandemia e questa è stata la loro ispirazione. Il progetto delle artiste è un tempio celebrativo della femminilità multiforme, ibrida e mostruosa. L’ingresso del primo spazio che ospita l’opera Portali è inondato di luce magenta – riflessa da una grande finestra ricoperta dall’immagine trasparente di un portale – e stabilisce l’accesso a un mondo misterioso, oscuro e magico, un paesaggio visibile grazie alla luce naturale che filtrando dalla finestra riempie la sala di colore, illuminando un trittico di specchi circolari sulla parete.

La mostra affronta il tema della metamorfosi in tutte le accezioni del suo significato: nel suo senso di trasformazione di un essere in un altro di natura diversa e come elemento tipico di racconti mitologici, religiosi, magici. La novità di questo Padiglione sta nel fatto che il visitatore non vedrà le opere d’arte ma le vivrà: si muoverà al suo interno ad un ritmo preciso scandito da una musica, che lo porterà inizialmente a indagare il proprio io, per poi vivere una sorta di percorso emozionale in tre dimensioni, fino ad assaporare lo sguardo dei giovani artisti verso il futuro.

Foto: Ufficio Stampa

Biennale Venezia 2022 Goldschmeid e Chiari: le opere

I Portali sono specchi di grande formato sui quali sono fissati scatti fotografici speculari. Le foto ritraggono combinazioni di fumogeni colorati fatti divampare dalle artiste all’interno del loro studio. La performance dalla quale nascono queste opere è stata realizzata e commissionata nel 2021 della società Reti, tra i principali player italiani nel settore della consulenza informatica nel cui spazio industriale sono state scattate le immagini.

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La seconda sala, cuore dell’installazione, è strutturata come un luogo di culto: ospita uno specchio circolare, un polittico e due dittici. Di fronte al polittico è posizionato un altare dove sono adagiati vetri soffiati nelle antiche fornaci di Murano. Si tratta dell’opera Magnifica, creata da una serie di vasi fitomorfici che rievocano un ibrido mutante tra bocche femminili e piante carnivore in attesa di divorare qualcosa. Portali e Magnifica rappresentano la soglia di mondi enigmatici tra l’alchimia e la prescienza. Sono portali della percezione e dell’immaginazione, composte da immagini speculari che si riflettono, come specchi e macchie di Rorschach. Sono specchi ardenti che enfatizzano le qualità incendiarie del materiale e la pericolosità della visione: il corpo dello spettatore riflesso nello specchio diventa un punto di convergenza, entra nell’opera, la moltiplica e si dissolve.

La realizzazione delle forme del vetro comporta il respiro, il soffio, una bocca crea un’altra bocca. Queste “sculture” installate nel Padiglione Venezia soffiano idealmente il fumo impresso nei Portali.

– Goldschmied & Chiari, artiste

Foto: Ufficio Stampa

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