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Un tocco di femminilità dove non te lo aspetti

Tra i vini piemontesi nasce il primo Prünent “al femminile”

Siamo abituati ad associare superficialmente l’attività vinicola al mondo maschile, quando il realtà questo piacere è condiviso anche dalle donne. Con questi presupposti nasce oggi il primo Prünent “al femminile”. Un progetto di Mara Toscani, figlia di floricoltori trasferita in Val d’Ossola per amore, sommelier, lavoratrice della terra, autrice di libri di cucina, foodblogger, lo e titolare dell’Azienda Agricola Ca’ da l’Era di Pieve Vergonte. Si tratta del sesto Prünent prodotto in questi anni nelle vallate dell’Ossola: ognuno di questi vini rappresenta un’eccellenza vinicola con identità e caratteristiche ben definite.

In tanti ci chiedono cosa ci ha portati a diventare produttori di vino a 40 anni, qual è stata la scintilla che ci ha portati a stravolgere le nostre vite, ad investire energie, tempo e denaro nella nostra attività. Il segreto è semplicemente la passione. La passione ci accompagna ogni giorno, ci dà motivazione, voglia di fare sempre meglio, voglia di riconsiderare il valore del tempo, voglia di creare qualcosa di unico e di nostro, proprio come questo Prünent

Mara Toscani e il marito Marco Martini, Presidente dell’Associazione Produttori Agricoli Ossolani

Vini Piemontesi: il progetto di Mara e Marco nella Val d’Ossola

Mara e Marco sono partiti nel 2012 da terrazzamenti abbandonati ed inerbiti di proprietà dei nonni e bisnonni, e li hanno tenacemente recuperati e reimpiantati con barbatelle di Prünent, cercando di rispettare al massimo questo luogo. Anche attraverso la lavorazione dei terreni, che resta totalmente manuale, proprio come in passato, a causa dell’inaccessibilità e delle piccole dimensioni degli appezzamenti, e un utilizzo di prodotti fitosanitari che rimane spesso sotto la soglia minima prevista dalla legge. Arrivano poi a trasformare le uve e ad affinare il vino nella loro piccola cantina, che vanta un ottimo livello di efficienza energetica e sostenibilità ambientale: tra queste mura e dalla loro creatività nascono anche le etichette dei loro quattro vini, disegnate a quattro mani.

Il primo Prünent “al femminile” prodotto ai piedi del Monte Rosa nasce dunque con queste premesse. “In un anno così complicato siamo ancor più orgogliosi di presentare il nostro Prünent, la cui prima annata del 2018 è disponibile per l’acquisto e la degustazione. Il Prünent, biotipo di Nebbiolo che coltiviamo in un unico vigneto di circa un ettaro, diventerà il nostro fiore all’occhiello, in aggiunta agli altri vini, tra cui il primo Passito Ossolano. Presentiamo un Prünent diverso dal solito  lontano dalle Valli Ossolane storicamente legate alla coltivazione di queste uve, ma che riserva grandi sorprese e grandi emozioni” come raccontano i due fondatori. Un Prünent dal colore granato con sentori di frutti rossi maturi, viola e pepe nero. In bocca il sorso è croccante, pieno ma allo stesso tempo fluente. Un vino fine e ampio che fa sentire tutta la sua alcolicità comunque ben dosata tra acidità, persistenza e tannicità.

Sara Radegonda

Foto: Ufficio stampa

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