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Villa Franciacorta: la storica cantina del ‘500

Il luogo dove riposano oltre un milione di bottiglie di Franciacorta Docg nelle migliori condizioni.

Villa Franciacorta, un’azienda di circa 40 ettari vitati situati nella parte orientale della rinomata zona vitivinicola, è incastonata in un’area delimitata a sud dal monte Delma e a nord dai monti che delimitano il lato bresciano del Sebino. Il bacino, creato da queste montagne, raccoglie correnti fredde che scendono da nord, dalla Vallecamonica e dalla valle Trompia, mitigando il periodo estivo, tendenzialmente più fresco rispetto al contesto medio. I terreni vitati dell’azienda sono caratterizzati da suoli profondi ricchi di marne marine, argille limose e selcifero Lombardo che hanno una forte capacità di trattenere la giusta quantità di acqua. Questi suoli hanno un’importante risalita capillare di acqua che, unita a un buon approfondimento radicale e consentono un perfetto rifornimento idrico. I cambiamenti climatici portano con sé nuove e diverse prospettive di vocazionalità in viticoltura.

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Coraggio, passione e indipendenza di pensiero, sono valori che definiscono la storica cantina del ‘500 Villa Franciacorta, inserita in un borgo medievale di rara bellezza, in parte adibito oggi a struttura di hospitality di charme. Nelle emozionanti gallerie scavate nel cuore della collina Madonna della Rosa riposano oltre un milione di bottiglie di Franciacorta Docg nelle migliori condizioni di isotermia grazie alla naturale temperatura del sottosuolo. Conservate in un “religioso” silenzio e nella quasi totale oscurità le bottiglie vengono disposte dapprima in catasta e successivamente in pupitre, per essere rigirate a mano, ogni giorno, secondo l’antica tradizione del remuage. La combinazione pedoclimatica di Villa Franciacorta sta consentendo alle vigne coltivate di sopportare in maniera efficace ed efficiente il contesto climatico dell’annata corrente.

Foto: Ufficio Stampa

Villa Franciacorta: la sua storia e i suoi punti di forza

Nonostante il 2022 sia stato un anno asciutto che ha messo a dura prova diversi contesti produttivi, la Franciacorta ha evoluto i suoi modelli irrigui a garanzia di una produzione sostenibile. Il risultato è che ad oggi i vigneti non mostrano nessun segno di sofferenza e continuano a vegetare senza subire perdita di superficie fogliare. Soprattutto mantengono le uve toniche e con buona progressione fenologica verso il completamento della maturazione. Roberta Bianchi dichiara: “Il panorama a Villa Franciacorta oggi è di un verde intenso, a tratti quasi blu. Un’isola felice? Certamente sì, non a caso Gabriele Rosa nel1852 nel suo trattato sui vini evidenziava proprio il valore dei vini di “Monticello” e questo convinse mio padre a crederci ed oggi è per tutti noi una conferma.”

I punti di forza di questa storica cantina sono molteplici, sicuramente il fatto di trovarsi in un territorio unico che ha saputo esaltare, valorizzare e proteggere. Inoltre, la famiglia Bianchi negli anni ha dato vita ad una realtà con tratti distintivi unici. Tra questi l’utilizzo di sole proprie uve e un completo controllo della filiera e l’utilizzo di lieviti autoctoni per la produzione dei vini di base ed anche la rifermentazione di alcune riserve. La produzione è da sempre di soli millesimati con un affinamento su lieviti per un minimo di 36 mesi fino ai 15 anni ed infine l’ottenimento della certificazione biologica e ambientale ISO 14001 a garanzia di uno sviluppo sostenibile e della salubrità del prodotto. Lo Studio Agronomico Sata scrive: “Una adeguata gestione agronomica che abbia come focus principale la salute della radice della pianta e del suolo riesce a valorizzare queste risorse naturali senza forzature spesso poco sostenibili e poco efficaci”:

Foto: Ufficio Stampa