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Vescom: interior nel distretto milanese del design

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“Funzionalità, atmosfera, narrazione: questa è la storia che desideriamo raccontare”

 

Attraversato il portone di un palazzo d’epoca in Foro Bonaparte 44a, un meraviglioso androne di un cortile tipicamente milanese accompagna allo showroom del brand, da cui si accede attraverso una porta a vetri. Al primo sguardo la collezione Lismore, applicata agli armadi e alle pareti, in differenti colori, crea un gioco di prospettive e rimandi che ci immerge fin da subito e al 100% nell’atmosfera del marchio olandese.

 

Desideravamo uno spazio piacevole dove ricevere i nostri ospiti con un caffè. Un luogo accogliente dove mostrare i nostri prodotti, che assomigliasse più a una residenza privata, piuttosto che uno showroom tradizionale. 

-Massimo Clerici (Managing Director di Vescom Italia)

 

Vescom 2019

 

Ispirata alla ritualità e allo stile della città meneghina, la zona della caffetteria è pensata come un luogo rilassante ed ospitale dove condividere idee e progetti con clienti ed architetti. In quest’ottica si è mosso il progetto di ristrutturazione dello spazio. Per regalare ampiezza ad un’area di dimensioni limitate, le pareti sono state visivamente destrutturate attraverso un assemblaggio di texture e colori, creando un collage di superfici. Sezioni di rivestimento murale, stampate digitalmente e raffiguranti le venature e striature del marmo con le sue nuance e sfumature sembrano evocare l’idea di “finestre” aperte verso un altro spazio.

 

Vescom 2019

 

La scelta del marmo stampato digitalmente ha una valenza pratica: mostrare ad architetti e professionisti del settore la capacità di Vescom di realizzare stampe digitali custom con la massima definizione e cura del dettaglio, soddisfacendo le esigenze di altissima qualità di stampa digitale richieste dal mercato. La caffetteria non racconta soltanto la competenza di Vescom nella stampa customizzata ma permette anche di esperire altri elementi della sua ampia offerta, a partire dalla collezione di tessuti per arredamento che riveste alcune sedute presenti nello spazio. Accanto alla caffetteria, la zona più operativa, dedicata agli uffici, è caratterizzata da ampie finestre e rivestimenti murali, vinilici e tessili, dai toni molto chiari che regalano grande luminosità all’ambiente.

 

Vescom 2019

 

Anche per la main showroom, sala votata all’esposizione dei prodotti, alle presentazioni e ai meeting, la scelta è stata di esaltare le caratteristiche architettoniche dello spazio, ampio e con alti soffitti, tipici dei palazzi dell’epoca, conferendogli un carattere più intimo che “aziendale”. Piuttosto che presentare un’ordinata collezione di campioni di prodotto, la sala, curata in ogni dettaglio, impersonifica essa stessa la collezione e la sua trasversalità, raccontando la possibilità di combinare insieme i vari materiali e prodotti per un total look in linea con il concept ricercato dal progettista. Un’attitudine sottolineata anche attraverso gli elementi d’arredo, divani e sedute, selezionati tra le proposte dei più importanti marchi del settore che hanno scelto di rivestire i propri imbottiti con i tessuti Vescom di ultima tendenza.

 

Vescom 2019

 

“L’Italia è la patria dell’industria del mobile”, afferma Christiane Müller, Design Director di Vescom. “Le nostre proposte regalano non solo colore e matericità ma anche funzionalità ed elevate prestazioni. I tessuti di rivestimento Vescom sono confortevoli e morbidi al tatto e al contempo perfetti per rispondere ai bisogni del mercato contract”. Tende fonoassorbenti trasparenti e pannelli acustici, disegnati e creati su misura per il controsoffitto, anch’essi “vestiti” Vescom, completano gli interni, caldi e accoglienti, freschi e contemporanei della sala principale. Ospitale, creativo e ricco di stimoli, il nuovo showroom di Vescom è il perfetto interprete della capacità del brand di trasformare in modo significativo gli ambienti.

 

Vescom 2019

 
Concept architettonico

Prima dell’intervento di Vescom, gli interni erano in evidente stato di abbandono: i battiscopa e le cornici delle porte trascurati delineavano pareti irregolari. “Pavimento, pareti e soffitto sono determinanti nella definizione di un progetto di interior” afferma Van Tol, specificando che poiché l’applicazione di wallcovering richiede superfici lisce e uniformi, il suo studio ha deciso di ridefinirle completamente. Il progetto ha previsto l’aggiunta di pannelli come uno strato di parete secondario, che preserva l’architettura originale e al contempo raddrizza e centra le superfici visibili, trasformandole in tele per colore e trama.

 

 

Nel pieno rispetto delle proporzioni dell’edificio storico, Van Tol e il suo team hanno inquadrato le pareti “fluttuanti” in uno spazio fortemente caratterizzato da soffitti alti e battiscopa e stipiti di grandi dimensioni. “I muri spessi sono tipici di questo tipo di edifici”, afferma il progettista, “così abbiamo riproporzionato in eccesso la nuova parete. L’uso della pietra nera per i profondi sottoporta accentua le dimensioni e valorizza la zona di passaggio tra le stanze”.

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