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Twiggy by Bonaveri: l’icona di stile in scena a Monaco

Debutta a Monaco la collezione di manichini Rootstein rieditata da Bonaveri

L’inconfondibile e intramintabile Twiggy, caratterizzata dal fisico esile, occhi grandi da cerbiatta e taglio di capelli “alla maschietta”, fino al 16 agosto sarà esposta nelle vetrine di Lodenfrey, uno dei più importanti department store tedesco. È un omaggio all’icona di stile degli anni Sessanta, in una collezione firmata Rootstein e rieditata da Bonaveri dopo l’acquisizione dello storico e classico brand inglese. I manichini sono realistici, accattivanti, affusolati e naturalmente senza tempo. L’azienda emiliana vuole riportare in auge questo progetto conservandone le peculiarità originali, coniugando lo spirito del passato con quello presente. È la prima volta che Lodenfrey porta questa esposizione nelle vetrine di uno store, dopo il lancio a febbraio.

Bonaveri è un’azienda fondata nel 1950 a Renazzo di Cento (FE) e diretta oggi da Andrea e Guido Bonaveri. Recentemente ha acquisito il marchio inglese Roootstein, famoso per la caratteristica rappresentazione di alcune delle donne più iconiche del fashion system, prendendole come modello per le proprie collezioni di manichini. Alcuni esempi di questa peculiare propensione alla riproduzione fedele di personaggi esistenti, sono le collezioni Twiggy, Pat Cleveland, Joan Collins, Jerry Hall, Yasmin Le bon e Sandie Shaw.

Twiggy by Bonaveri: la riedizione di un grande classico

Twiggy è la prima collezione di Rootstein che Bonaveri ha scelto di modificare e “rimodernare”: riporta infatti sulla scena il più emblematico segno della storia di Adel Rootstein, facendo rivivere al pubblico una delle icone che hanno cambiato la relazione tra manichino e moda. La collezione Twiggy, con il suo magnetismo realistico catturato dallo scultore John Taylor, racchiuse completamente i valori di un’intera epoca, l’infinita energia e il continuo dinamismo che negli anni ’60 rivoluzionarono la fashion industry e che Adel Rootstein cercò di ritrarre nelle sue collezioni. Rootstein fu infatti il primo designer a trarre ispirazione direttamente dalla strada e dalle It Girls: ragazze che, lontane da tutti i canoni prestabiliti, erano in grado di anticipare le tendenze e sostituirono le forme statiche e idealizzate conosciute fino a quel momento.

Questo è proprio il caso del manichino Twiggy, che – come la modella di cui porta il nome – nel giro di poco tempo ruppe tutti i canoni prestabiliti: con l’altezza che supera di poco il 1,60 m, la taglia 40 e una posa inusuale. Una perfetta riproduzione di colei che ha rivoluzionato i valori delle generazioni future, diventando il simbolo del cambiamento dei costumi e rendendo famoso il capo che divenne icona della rottura con il sistema e il passato: la minigonna di Mary Quant. La nuova edizione di Twiggy ripropone i tratti caratteristici della versione originale, ridisegnata nelle dimensioni per essere più contemporanea. Ai make-up artist è stato affidato il compito di riprodurre l’inconfondibile trucco: il motivo sulla palpebra, le ciglia disegnate e le lentiggini. Il tutto viene realizzato a mano con il fine di coglierne al meglio l’essenza e la potenza magnetica, su una base in color Pale Cameo che riproduce la tenue tonalità della pelle della modella. Questa collezione potrà essere ammirata fino al 16 Agosto nel department store Lodenfrey, situato nella città di Monaco di Baviera.

B.A.

Foto: Ufficio stampa

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