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Un viaggio fotografico tra le altitudini del mondo

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Il Mart e il MUSE presentano due nuove esposizioni

Per la prima volta il Mart e il MUSE organizzano insieme una grande mostra dedicata a Steve McCurry nella storica sede di Palazzo delle Albere a Trento. L’evento è stato presentato alla stampa e alle autorità dal presidente del Mart, Vittorio Sgarbi. In questa occasione è stata presentata anche la mostra “Camera picta” presente negli spazi espositivi del Mart a Trento.  

L’arte contemporanea è in divenire, quindi non ce n’è una, non ce n’è un aspetto soltanto. Il contemporaneo è infinitamente esteso.

Vittorio Sgarbi

Steve McCurry mostra: Mart e MUSE si uniscono per un’esperienza unica

La mostra “Steve McCurry. TERRE ALTE” è un viaggio tra le altitudini del mondo; McCurry è tra i fotografi contemporanei più famosi e amati grazie al suo stile forte e deciso e ai suoi lavori che raccontano di conflitti, tradizioni antiche e culture contemporanee divenendo vere e proprie icone del nostro tempo. Gli scatti tra Afghanistan, Tibet, Mongolia, Giappone, Brasile, Birmania, Filippine, Marocco e Yemen narrano la simbiosi tra popoli, animali e paesaggi. Il percorso si divide su due piani e presenta 130 scatti che descrivono il suo instancabile desiderio di esplorare, scoprire e raccontare il mondo omaggiando l’esistenza in oscillazione tra il pericolo e la risorsa e denunciando i soprusi umani e ambientali che affliggono il pianeta. Ad arricchire la mostra vi è l’Icon Room, una stanza in cui si ripercorre la carriera di Steve McCurry attraverso undici delle sue più note opere fotografiche tra cui anche il celebre ritratto della “ragazza afghana” dallo sguardo magnetico realizzata nel 1984. 

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Negli spazi della Galleria Civica, il Mart propone una mostra che reintepreta l’antico concetto di camera picta: un ambiente che presenta una decorazione a 360° in grado di modificare la percezione dello spazio e immergere lo spettatore in un mondo di immaginazione. Il più grande interprete di questa tradizione è Andrea Mantegna con i suoi affreschi nelle stanze di Palazzo Ducale di Mantova; a lui si ispirano gli otto artisti contemporanei che sono stati invitati a creare delle speciali “camere picte” fondendo tecniche tradizionali, come la pittura e la scultura, e tecniche contemporanee, come installazioni, luci e suoni. A completare la mostra, nelle sale del Castello è esposta l’opera di Francesco De Grandi: una versione del mese di marzo che riunisce epoche diverse colmando idealmente una lacuna del Ciclo. 

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