Search for content, post, videos

Un viaggio sensoriale e sostenibile tutto Made in Italy

Una guida che promuove un turismo che rispetta il nostro pianeta

Per dimostrare il nostro amore per la terra basta un semplice gesto come quello di fare la spesa. Da consumatori possiamo diventare co-produttori scegliendo i prodotti in base alla loro storia, la loro origine, immaginando le mani, i volti e il lavoro che gli hanno dato origine. Anche quando viaggiamo possiamo rivolgere le nostre scelte verso chi con impegno ha deciso di rispettare l’ambiente e la terra. Sempre più hotel, spa, luoghi per eventi della collezione Condé Nast Johansens stanno abbracciando i principi del Movimento Slow Food nell’obiettivo di servire ai clienti prodotti locali, biologici, ricchi di sapore e sostenibili.

Slow Food immagina un mondo in cui tutte le persone possano accedere a cibo buono per loro, buono per chi lo coltiva e buono per il pianeta.

Slow Food & Drink: fare scelte sostenibili viaggiando è sempre più facile

Condé Nast Johansens propone un itinerario tra Italia e Europa passando per hotel, spa e luoghi per eventi che hanno scelto di sostenere il nostro pianeta. Partendo da Merano, dove gli ingredienti per i piatti serviti compiono un tragitto molto breve per arrivare nelle mani di chef e mixologist. Nella laguna di Venezia, il Venissa Wine Resort Hotel è essenzialmente un vigneto con ristorante e sei camere di lusso; qui il vino Dorona di Venezia (unico nel suo genere con sole 3.500 bottiglie prodotte ogni anno) passa direttamente dalla vigna alla tavola. Erbe, frutta e verdura arrivano direttamente dal giardino, mentre i pescatori della vicina isola di Burano forniscono il pesce. Arriviamo a Bologna, dove troviamo il Palazzo di Varignana Resort & Spa circondato da graziosi giardini e campi coltivati per il fabbisogno del ristorante in cui troviamo anche un mandorleto, una piantagione di bacche da goji, un noccioleto e un uliveto. Il resort produce anche il proprio olio extravergine Green Gold.

Leggi anche: Diversamente C.H.E.F.: spiedino di Fassona con fave

Proseguendo a sud, nelle verdi colline toscane troviamo Monsignor Della Casa Country Resort & Spa non solo esempio di slow food, ma anche sostenitore del concetto di rallentare il ritmo della vita in generale. L’imponente Toscana Resort Castelfalfi – Experience Resort riporta nel menu i raccolti dei suoi campi, vigneti e uliveti grazie a cui produce la propria birra, la grappa, i condimenti balsamici, il farro, la pasta e un eccelente Chianti. Avanzando, troviamo Borgo Pignano, in gran parte autosufficiente grazie ad un’azienda agricola biologica, che produce anche il suo vino bianco Vermentino toscano ed i vini rossi Ciliegiolo e Colorino. Spostandoci in Umbria, Borgo di Carpiano sostiene il concetto di slow food servendo prodotti tipici umbri insieme a verdure biologiche coltivate in loco, olio extravergine di oliva prodotto dai loro stessi oliveti, vino locale Sagrantino di Montefalco e tartufi della vicina Norcia. Originariamente una fattoria, Castello di Petroia è stato trasformato in un hotel circondato da 600 acri di terreno coltivato e utilizzato per l’allevamento di bovini da carne. Un’ora circa più a sud, lo chef del casale umbro Tenuta di Canonica aderisce alla filosofia “chilometro zero” grazie alla fattoria, agli orti e all’oliveto della Tenuta, che producono gli ingredienti di cui ha bisogno tra cui anche la farina biologica. 

Foto: Ufficio stampa

Leggi anche: Punti di vista: il luxury resort nel cuore della Puglia