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La natura è morta? La mostra a Villa Mirabello

Cramum partecipa alla Design Week 2021 affiancando artisti emergenti e non

Il progetto non profit Cramum partecipa alla DesignWeek 2021 di Milano con la mostra internazionale “(LA) NATURA (È) MORTA?” a cura di Sabino Maria Frassà, dal 7 settembre. Per l’occasione è stata riaperta al pubblico dopo il restauro la prestigiosa Villa Mirabello, che ospiterà la mostra.

“(LA) NATURA (È) MORTA?” è il momento conclusivo dell’ottava edizione del premio Cramum che affianca artisti di fama internazionale a giovani artisti emergenti, nominati da una un’apposita giuria. Tra le opere in mostra anche i due progetti artistici inediti di Bloom&Me e di Fulvio Morella incentrati sul tentativo di celebrare, catturare e conservare attraverso l’arte l’effimera bellezza della natura. Il duo Bloom&me, formato da Carolina Trabattoni e Valeria Vaselli, risponde alla domanda amletica con un ciclo di otto opere intitolato “L’erbario apparente”, pensato come progetto site-specific per Villa Mirabello. Le due artiste lavorano su un mix di fotografia e disegno a china, e realizzano una sorta di erbario in cui la natura è morta solo apparentemente.

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Il duo Bloom&Me reinterpreta l’erbario quale strumento di memoria oltre che di conoscenza. Nella memoria il reale si confonde e si fissa con la parte emozionale di ciascuno di noi; allo stesso modo le piante rappresentate ‘crescono’ e si trasformano al di là di ciò che erano veramente”. La bellezza e l’armonia della natura sono esaltate dall’obiettivo fotografico di Carolina, che inquadra sempre dal basso verso l’alto i fiori, quasi a celebrarne la grandiosità. Valeria, con un segno sottile sulla carta, genera un intenso gioco di luci, ombre e rimandi caleidoscopici.

Fulvio Morella invece è un artista noto per esser riuscito a portare la tornitura del legno nell’arte contemporanea. In occasione della mostra a Villa Mirabello presenta un progetto inedito intitolato Stone Wood: l’artista ha realizzato sculture totemiche in frassino olivato che racchiudono inserti in pietra ollare della Valmalenco (Valtellina), che rendono omaggio alla bellezza e alla potenza dell’acqua. Il curatore Frassà spiega come “secondo Fulvio Morella la natura è il più grande artista di sempre e l’essere umano non può che ispirarsi, imitare e tendere alla bellezza “naturale”. Infatti, mentre la natura tende spontaneamente alla bellezza, l’uomo deve sforzarsi per raggiungerla. Dietro alle forme minimal ed essenziali che contraddistinguono il suo lavoro, si nasconde perciò una costante e infaticabile ricerca tecnico-materica. Il peso di tale ricerca non traspare però mai nelle opere”.

Foto: Ufficio stampa

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