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La bellezza di essere unici: il ritorno del tailor made

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Il culto del “su misura” è un fenomeno che la moda non può sottovalutare

Si sente sempre più parlare di svolta sostenibile e della direzione green intrapresa dal settore fashion. Grazie a questa rinnovata sensibilità nei confronti del tema abbiamo partecipato alla riscoperta del second hand e delle boutique vintage; nuove terminologie ed espressioni come moda circolare e filiera sostenibile sono entrate a far parte della nostra quotidianità. Un fenomeno interessante che sta prendendo sempre più piede, anche e soprattutto tra le nuove generazioni, è la volontà e la ricerca di capi unici, fatti su misura.

Questo culto, negli ultimi decenni, era stato relegato, in modo ingiustificato, a pratica antica e in disuso, considerato privilegio di pochi vecchi borghesi. Oggi, l’attenzione nei confronti dell’ambiente e la spasmodica ricerca dell’esclusività e dell’unicità diffusasi tra i giovani, ha riportato in auge il mestiere dei sarti e la pratica del tailor made.

Maglioni su misura: Aldegheri porta la firma di tre giovani menti

Sono nati infatti molti progetti che mettono a fondamento della loro filosofia valori come la sostenibilità, l’attenzione alla filiera e alle volontà dei clienti insieme all’utilizzo dei nuovi mezzi messi a disposizione dal progresso tecnologico. Questi progetti diventano ancora più interessanti quando sono realizzati da giovani, come nel caso di Aldegheri, il brand fondato da tre ragazzi under 35, che crea maglioni su misura da zero. Il nuovo brand, nato in provincia di Padova, permette di creare il proprio maglione decidendone ogni singolo particolare, dando sfogo alla propria creatività personalizzando i particolari e scegliendo tra 130mila varianti in cui l’unico filo conduttore è la riconosciuta qualità della manifattura tutta Made in Italy. Il tutto attraverso un semplice configuratore online.

Un’idea che nasce da una riflessione in merito all’assenza di tale servizio, il quale diventa una perfetta fusione di tradizione e avanguardia: “Abbiamo cercato di prendere il meglio dal passato, il gusto del bello e l’esperienza tramandata dai nostri nonni, e il meglio dal presente, ossia le più moderne tecnologie, “diavolerie” come le avrebbe definite il bisnonno, per realizzare il nostro progetto” spiega Andrea, uno dei fondatori. Un percorso che guida il cliente, passo dopo passo, dalla scelta del tessuto al video tutorial su come prendere le proprie misure, fino, addirittura, alla possibilità di una videoconsulenza one-to-one guidata da Priscilla Zemella, responsabile dei trend moda e fondatrice dell’azienda. Un perfetto esempio della sensibilità dei giovani in merito alle questioni e tematiche che li circondano.

Sara Radegonda

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