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L’intervista: Daria Stankiewicz racconta come è nato Lido

Il beachwear concepito come un uniforme realizzato con materiali sostenibili

La semplicità di Josef Albers, il rigore di Donald Judd, le tele di Ellsworth Kelly e il cinema italiano, sono stati d’ispirazione per Lido, brand beachwear nato nel 2017 dal desiderio di ripensare l’esperienza al mare in un’ottica contemporanea. Si rivolge a donne indipendenti, curiose e dallo stile naturale. Nasce da una combinazione tra minimalismo, design razionalista e nostalgia per le vacanze passate. Il brand deve il suo nome all’omonima isola della laguna veneziana, uno dei primi stabilimenti balneari europei, celebre meta turistica dalla fine dell’800 agli anni Settanta, divenuto poi di uso comune come sinonimo di spiaggia attrezzata. Un Made in Italy, interamente prodotto in Veneto, opera della designer Daria Stankiewicz che abbiamo avuto il piacere di intervistare.

È la versione da spiaggia di ciò che una donna vorrebbe indossare tutti i giorni, un capo studiato con cura che diventa un must per il guardaroba di ognuna di noi.

– Daria Stankiewicz, designer Lido

Daria Stankiewicz

 

Come nasce l’avventura di Lido? Perché hai deciso di dedicarti proprio al beachwear?

Ho deciso di dedicarmi al beachwear perché amo il mare ed era il modo più efficace per creare un legame diretto tra lavoro e passione.

I tuoi costumi rappresentano l’essenza del minimalismo e della semplicità. Credi che in questo consista la vera eleganza? A che tipo di donna pensi mentre li disegni? 

Alla base di Lido non c’è nessun pensiero dogmatico o un’appartenenza a uno stile codificato ma semplicemente un’attenzione naturale verso la semplicità e all’essenza di una giornata passata al mare.

Tu hai origini polacche ma sei cresciuta in Italia. Che valore hanno per te il Made in Italy e l’artigianalità? Che cosa di lega alla Laguna di Venezia? 

Si, sono cresciuta a Roma trascorrendo le mie prime vacanze tra gli scogli di capri e la riviera adriatica. Da qui è nato il mio amore per l’estate italiana e per quell’ incredibile poesia che si nasconde dietro la tradizione del Made in Italy.

Che cosa significa per te “sostenibilità”?

Per me la sostenibilità significa un prodotto realizzato con solo materie prime di altissima qualità, non deperibile nel tempo, confezionate da manifatture locali che mantengono un protocollo di lavoro etico. A questo si aggiunge una ricerca su materiali riciclati e prodotti usando metodi che non impattano sull’ambiente.

Progetti per il futuro? Vedremo presto qualcosa di diverso dai costumi? 

Andare in vacanza finito il progetto della SS21, della quale però non posso svelare ancora nulla!

Si ringrazia l’ufficio stampa per le foto ©

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