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Dolci o carbone? La dolce tradizione legata all’Epifania

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Il significato dell’Epifania e di tutte le dolci tradizioni ad essa connesse

“L’Epifania tutte le feste porta via”. Ebbene sì, è già il momento di celebrare l’ultimo giorno, per eccellenza, delle festività natalizie. Con il 6 gennaio, quella magica atmosfera che da inizio dicembre ci ha accompagnato fino ad ora, inizia a scomparire, lasciando lo spazio alla normale quotidianità. Una quotidianità che non è mai semplice recuperare, viste le prolungate vacanze, e che porta con sé un po’ di tristezza e malinconia.

Ma non lasciamoci trasportare da sentimenti negativi, perchè ad addolcire l’ultima notte di festività ci pensa la Befana. Tante sono le tradizioni e leggende legate alla vecchina “con le scarpe tutte rotte” e che arriva la notte del tra il 5 e 6 gennaio, a cavallo della sua magica scopa, per riempire le calze di tutti i bambini, con dolci o carbone. Ma da dove nasce la tradizione della Befana e perchè ad essere riempite sono proprio delle calze?

La calza della Befana: questa riempila con i dolci firmati Peck

Secondo una delle versioni più accreditate, i Magi diretti a Betlemme non trovando la mangiatoia chiesero informazioni a un’anziana, incontrata lungo la strada. La donna, pur sapendo che i Magi si recavano dal piccolo Gesù, in primo momento, non volle seguirli. Quando si pentì della decisione presa, preparò un cestino ricco di dolci e si mise in cammino alla ricerca dei Magi, sperando di raggiungerli. Bussò a ogni casa per trovarli e a ogni bambino incontrato regalò dei doni, nella speranza di imbattersi anche nel piccolo Gesù. Da allora la Befana girerebbe il mondo, regalando dolci per farsi perdonare e i piccoli metterebbero fuori dall’uscio di casa calze e scarpe per la vecchia signora: se nel suo vagare ne avesse avuto bisogno poteva usarle, altrimenti riempirle di dolci.

I bambini buoni, nella calza, troveranno tanti squisiti dolcetti, mentre quelli meno bravi riceveranno il carbone. La Befana nella tradizione incarna anche l’anno vecchio che se ne va per lasciare posto al nuovo. In molte Regioni italiane, c’è l’usanza di bruciare un fantoccio, per salutare l’anno passato. Il carbone è una reminiscenza del falò di fine anno fatto come rito propiziatorio: quello dolce è quindi stato associato nel tempo a una sorta di punizione per i bambini cattivi. Ma per lasciarci alle spalle il difficile anno, appena concluso, c’è bisogno di tanta dolce. E i dolci di Peck sono quello che serve per riempire le calze della Befana con raffinatezza, creatività, un pizzico di ironia e tanta tanta dolcezza.

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