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L’intervista: La Babette, la magia di una ballerina

Viviana e Serena raccontano la storia della loro linea di scarpe La Babette

La passione di due bambine che diventa un sogno da realizzare; la voglia di creare qualcosa di nuovo, ma profondamente legato alla tradizione. Dalla storia di due amiche di infanzia, Viviana e Serena, nasce nel 2015 il progetto La Babette. Una linea di ballerine dalla linea semplice e insieme evocativa, realizzate a mano da abili artigiani con un’attenta selezione delle forme e dei materiali. Un bell’esempio di Made in Italy giovane e di qualità, in grado di cogliere l’essenza dei nostri tempi senza snaturarne la storia. Ne abbiamo parlato con Viviana, che ci ha raccontato la loro storia.

Poche fasi ma tempi lenti che permettano di realizzare un prodotto adatto a durare nel tempo

-Viviana

La Babette

 

La Babette, un nome francese di origine greca. Come lo avete scelto per il vostro brand?

Noi siamo da sempre grandi fan delle ballerine e spesso accade che diventi di uso comune dare un nomignolo a qualcosa che si utilizza spesso e che si adora. Così, tra di noi, da sempre abbiamo soprannominato le ballerine “Babette” (io e Serena ci conosciamo dalla scuola materna, praticamente una vita di amicizia).

 

Come è nato il vostro progetto? Vi siete sempre occupate di moda? 

Il nostro progetto è nato per caso, una sera durante una cena. Parlavamo di cose che ci piacciono e che faticavamo a trovare in giro per negozi, con un modello e una qualità che rispettasse le nostre idee e le nostre scelte. Io ho una base di studi economici mentre quella di Serena è più umanistica, in scienze politiche.. ma soprattutto la sua curiosità e attenzione sono sempre state rivolte verso la moda. Così, con qualche numero ed un bagaglio di idee e sensazioni, ci siamo lanciate! Abbiamo deciso di appassionarci a questo mondo, fatto di artigianato – di produzioni e storie italiane – e abbiamo trovato le persone giuste con cui realizzare i nostri primi modelli.

 

Le vostre collezioni, a parte alcune eccezioni, ruotano intorno a un preciso modello Mary Jane con il cinturino alla caviglia, che ricorda un po’ le scarpe di quando eravamo bambine. Come lo avete scelto e perché avete deciso di concentrarvi su quello?

Cercavamo una ballerina semplice e divertente allo stesso modo.. quasi “facile” nel senso che la si potesse abbinare a stili diversi. Con questo mood abbiamo disegnato la t-bar e da qui la mary jane, ispirandoci ad un mix tra le scarpe da tango e quelle più classiche da bambina. La parte più delicata è stata la punta, che desideravamo essere ovale, ed il laccetto che avvolge il collo del piede perché fosse più femminile e rendesse La Babette la compagna perfetta per ogni occasione.

 

 

Quanto credete sia importante il valore aggiunto di una lavorazione artigianale e totalmente Made in Italy? Come avviene la produzione dei vostri modelli?

Non avremmo mai potuto realizzare il nostro sogno senza il supporto e i consigli ma soprattutto l’esperienza degli artigiani che lavorano al nostro fianco. La storia del made in Italy e del settore calzaturiero costituisce l’essenza della nostra tradizione, di quei mestieri che ancora oggi hanno qualche segreto da tenere nel cassetto e da rivelare solo al momento giusto. La Babette è un team di persone che spesso si perde a toccare la materia prima e respirane il profumo; la produzione artigianale è anche questo. Poche fasi ma tempi “lenti” che permettano di realizzare un prodotto adatto a durare nel tempo.

 

È attualmente in vendita sul vostro e-shop un’edizione limitata dedicata al vichy e realizzata insieme a Michela Meni. Avete in progetto nuove collaborazioni in futuro?

La collaborazione con Michela è stata un’esperienza pazzesca, che ci ha catapultate in una dimensione che è andata oltre al nostro rapporto duale e ci ha permesso di crescere tantissimo grazie al confronto con una persona che respira da sempre la moda e le tendenze. I materiali nuovi, gli sviluppi dei prototipi e la parte legata alla ricerca sono aspetti del nostro mestiere tra i più stimolanti e ci riserviamo di proseguire con altre novità nei prossimi mesi/anni.

 

Tre aggettivi per definire il vostro brand.

Sincero; quello che cerchiamo di realizzare sono le aspettative che le clienti hanno vedendo le nostre foto. Niente di più, niente di meno. Con la Babette si lavora perché tutto sia a posto, sia giusto, sia così come deve essere.

Senza tempo; oggi e domani. Ti va? Indossala. Una seconda scarpa il giorno del proprio matrimonio (oppure la prima), da mettere in valigia per un viaggio, da regalare ad un’amica.

Curato; nella comodità, nel design, nei materiali, nei dettagli. Ne siamo talmente fissate che al momento abbiamo dedicato spazio a tre soli modelli per essere certe di averli resi ottimi.. E con la stessa dedizione ne stiamo preparando altri.

 

Beatrice Anfossi

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