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Al Gammanzoni di Milano la mostra sulla Grande Guerra

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I racconti pittorici di Italico Brass

Il Gammanzoni, centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea a Milano, ospita la mostra “La grande guerra. I racconti pittorici di Italico Brass”. L’iniziativa si inserisce nel novero delle celebrazioni promosse in Italia per il centenario della prima guerra mondiale. 

Sono esposti dall’11 aprile fino all’1 luglio 2018 una trentina di dipinti del pittore Italico Brass, che allo scoppio della Grande Guerra ottenne dal Comando Supremo e dalla Regia Marina il permesso di seguire i soldati lungo la linea del fronte, per eseguire schizzi e studi, soprattutto nella zona compresa tra Sdraussina, il monte San Michele e San Martino del Carso, negli anni 1915-1916.

Quelle che lo scrittore Mario Rigoni Stern definiva “i racconti pittorici sulla Grande Guerra”, sono immagini vive di bersaglieri ciclisti, di ingressi di pattuglie di cavalleria ad Aquileia e Palmanova; sono scene che ritraggono le truppe in azione, quando avanzano nel fango o nelle trincee sotto il fuoco notturno, quando conducono le truppe austro-ungariche prigioniere sotto la pioggia o risalgono i passi alpini, appesantite dalle armi e dagli zaini. Sono anche soggetti di semplice vita quotidiana al campo, di soldati che preparano il rancio, di depositi di munizioni e vedute delle città militarizzate di Venezia, Gorizia e Udine.

La guerra dipinta da Italico Brass non appare mai così tragica: le sue trincee sono tranquille, non si sente l’odore della morte

Tuttavia la guerra dipinta da Italico Brass non appare mai così tragica, ebbe ancora modo di ricordare Mario Rigoni Stern. E questo grazie al suo linguaggio pittorico, prevalentemente lirico e influenzato, dopo i soggiorni di studio a Monaco e a Parigi, dove conobbe gli Impressionisti, dalla cultura veneziana di Ricci, Tiepolo e Guardi.

Nella sua pittura, l’aria, la luce e il colore si fondono e si diffondono con efficacia e indissolubilmente. Il percorso espositivo, oltre ai dipinti di Italico Brass provenienti dalla collezione di famiglia, si completa con una serie di fotografie d’epoca sulla prima guerra mondiale e con una sezione dedicata alle immagini di soldati in azione dipinte da Giulio Aristide Sartorio, Giuseppe Montanari e Achille Beltrame.

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