
David Aliperti, l’artista brasiliano che nel 2025 ha esposto le sue opere a Alcova Milano, ha conquistato il pubblico con la sua visione unica dell’arte. Non solo scultore, ma anche narratore, Aliperti ha saputo trasformare la sua esperienza di vita in un linguaggio visivo potente e personale, che tocca corde emozionali profonde. Con un approccio innovativo alla scultura, David Aliperti non segue le tecniche tradizionali, ma si distingue per l’uso di una materia sorprendente: una specie di pasta di carta che si asciuga all’aria, ispirata ai giochi e ai materiali tipici dell’età prescolare.
Un inizio inaspettato: dalla moda alla scultura
Luxury Prêt-à-porter ha avuto l’occasione di intervistare l’artista nella suggestiva location di Alcova Milano durante la Milano design week 2025. La carriera di David Aliperti come artista non è stata una scelta pianificata, ma una reazione a un evento inaspettato. , Dopo aver lavorato nel mondo della moda, un grave attacco di cuore lo costringe a fermarsi per tre mesi, durante i quali scopre la scultura. “Mi ricordo che ero con un mio amico e sua figlia stava giocando con vari oggetti, tra cui una pasta che usava per modellare. Ne ho portata un po’ a casa e da lì è iniziato tutto”, racconta Aliperti. Da quel momento in poi, il materiale che inizialmente aveva preso quasi per caso, diventa la base per le sue opere.
Un materiale fuori dal comune: la pasta di carta
A differenza degli scultori tradizionali, che usano materiali come il marmo, il bronzo o l’argilla, Aliperti lavora con una pasta di carta che si asciuga all’aria, creando sculture leggere ma dalla consistenza solida. Questo materiale, che richiama alla mente i giochi dell’infanzia e la sperimentazione dei bambini, gli permette di dare vita a forme fluide e dirompenti, che non si limitano a riprodurre una realtà surreale, ma catturano emozioni, ricordi e sensazioni. “La mia scultura è una continua esplorazione del materiale”, spiega l’artista.

Rita Di Nanni per Luxury Prêt-à-porter
L’arte come scoperta personale
Il lavoro di Aliperti non segue un piano predefinito. Le sue sculture emergono in modo spontaneo, quasi come un viaggio emozionale, dove il materiale e l’idea si evolvono man mano che vengono esplorati. “Non disegno uno sketch per ogni scultura”, racconta. “Piuttosto, lascio che il processo mi guidi. La cosa più importante è che l’arte sia un’esperienza che porti a una scoperta continua”. In ogni pezzo, Aliperti lascia spazio per la crescita, senza cercare di controllare il risultato finale. Per lui, l’arte è un viaggio in continua trasformazione, dove l’importante non è solo il risultato, ma il percorso stesso.
L’emozione come forma: la creazione di mondi invisibili
La caratteristica principale delle sculture di Aliperti è la loro capacità di comunicare emozioni in maniera tangibile. Le sue opere non sono semplicemente oggetti fisici, ma veicoli di sentimenti e ricordi. “Penso che l’arte debba essere un mezzo per materializzare emozioni. Se fossimo in grado di farlo, quale forma avrebbero?” Aliperti crede fermamente che la scultura debba essere un’espressione di ciò che non si vede, ma si sente, e la sua ricerca si concentra sulla creazione di opere che possano evocare sentimenti profondi e complessi, come la nostalgia o l’amore.
I fiori: un simbolo di vita, morte e transitorietà
Uno degli elementi più affascinanti del lavoro di Aliperti è la sua riflessione sull’effimero, un tema che ha scelto di esplorare tramite il simbolo del fiore. Per Aliperti, i fiori rappresentano l’intero ciclo della vita umana, con tutte le sue fasi e trasformazioni, dall’inizio alla fine. Il fiore, fragile e transitorio, diventa una potente metafora di tutti i momenti significativi che costellano l’esistenza di una persona: “I fiori seguono le persone durante tutta la loro vita: alla nascita, al matrimonio, alla laurea, e anche nei momenti di perdita o dolore. Quando nasci, tua madre ti porta fiori. Quando ti sposi, hai il bouquet. Quando perdi qualcuno, le persone ti portano i fiori”, spiega l’artista.
Per Aliperti, il fiore è un simbolo dell’ephemeralità, quella qualità di bellezza che è destinata a svanire, ma che esiste proprio nel momento in cui si manifesta. “La bellezza non è destinata a durare per sempre. Come un fiore che sboccia e poi appassisce, la vita è bella proprio perché è effimera”, aggiunge. L’artista vede nei fiori una riflessione sulla fugacità della bellezza e delle emozioni, che sono destinate a trasformarsi con il tempo. Questo concetto di temporaneità, per Aliperti, è cruciale non solo per la sua arte, ma anche per la sua filosofia di vita.

Rita Di Nanni per Luxury Prêt-à-porter
La magia del piccolo e la curiosità che nasce dall’arte
Aliperti è un grande sostenitore dell’arte accessibile, che invita lo spettatore a fermarsi, osservare da vicino e immergersi nell’opera. Le sue sculture, piccole e delicate, sono pensate per attrarre l’osservatore e stimolare la curiosità. “Le piccole cose ti avvolgono e ti fanno entrare in un mondo intimo”, afferma. “Penso che l’arte non debba essere imponente o intimidatoria. Deve essere qualcosa che ti avvolge, che ti fa sentire a tuo agio”.
Un mondo fatato o post-apocalittico?
Durante l’intervista, abbiamo chiesto a David Aliperti se le sue opere potessero appartenere a un “mondo fatato”. La sua risposta ha rivelato il suo interesse per l’immaginario fantastico, sebbene non in termini di mondi fiabeschi tradizionali. “Mi piace molto Studio Ghibli, e trovo interessante l’idea di mondi fantastici e post-apocalittici”, ha spiegato. Aliperti ha anche condiviso di essere affascinato dalla fusione di strani e familiari universi, come quelli che si vedono in certe fiction che esplorano il lato oscuro del mondo naturale, come la serie Scavenger Reign.

Rita Di Nanni per Luxury Prêt-à-porter
L’arte come viaggio continuo
David Aliperti non è solo un artista, ma un esploratore. Ogni sua scultura è un passo in un viaggio interiore, un tentativo di catturare e materializzare emozioni, ricordi e sensazioni. Il suo approccio non convenzionale alla scultura, unito alla profondità e all’emotività delle sue opere, lo rende un’artista che va oltre il semplice atto di creare. Con Aliperti, l’arte diventa un viaggio che ci invita a riflettere, a sentire e a scoprire una parte più profonda di noi stessi.

Rita Di Nanni per Luxury Prêt-à-porter
di Rita Di Nanni