Search for content, post, videos

Diversamente C.H.E.F.: confetto di dattero con champagne

Indietro1 di 4

Dragée di datteri Medjoul con noci dell’Amazzonia, gocce di mango e schiuma di champagne

Nella raffinata e sofisticata pasticceria belga con il termine dragée sono indicati i bombon al cioccolato realizzati in un’ampia e assortita gamma di preparazioni, molto apprezzata grazie all’elevata qualità degli ingredienti, primo fra tutti il cioccolato. Soprattutto all’avvicinarsi delle ricorrenze natalizie che porta sulla tavola dei giorni di festa anche primizie esotiche come i datteri, oltre ad una grande varietà di frutta secca, immancabile corollario  per incrementare ulteriormente le calorie accumulate nei pasti delle grandi occasioni.

Quale opportunità migliore per preparare un dessert che racchiuda questi ingredienti, esaltando inoltre gli abbinamenti delle  varie componenti con qualche piccola variazione? Sulla base di queste valutazioni proponiamo un dessert realizzato con degli invitanti dragée al cioccolato aromatizzati al Bicerin (il tipico liquore piemontese dolce e cremoso dal caratteristico aroma di nocciola che ricorda il gianduiotto), nei quali abbiamo sostituito sia il classico cuore centrale a base di mandorla con le noci dell’Amazzonia (meglio note come noci brasiliane) sia l’involucro, a base di datteri, che mantiene comunque il rivestimento di cioccolato.

Un ulteriore upgrade alla ricetta è conferito dalla schiuma di champagne rosé che, oltre ad esaltare il dressage nel piatto, rivela sentori di fragola e lamponi che si abbinano bene con le frutta utilizzata per le decorazioni, mentre gli aromi di frutta secca si accostano alla perfezione con la dolcezza delle noci brasiliane. La scelta dei datteri non poteva non cadere sulla varietà Medjoul,  considerata la migliore in assoluto, facilmente disponibile  in questa stagione. Grandi, polposi e dal colore marrone scuro, i Medjoul sono noti come “i re dei datteri”  e non sono assolutamente trattati chimicamente, né sottoposti ad alcun procedimento di glassatura.

Originaria del Marocco, questa varietà viene oggi prodotta soprattutto in Israele che, grazie alle sue innovative (e avanzate) tecnologie, detiene attualmente oltre il 60% del mercato mondiale. Le noci dell’Amazzonia (brazil nut sul mercato internazionale) sono un’ottima fonte di vitamine (sia E che quelle del gruppo B) e sali minerali tra i quali il più importante è rappresentato dal selenio, elemento prezioso prevenire danni alle coronarie e al fegato. Il loro consumo non ha praticamente alcuna controindicazione, tranne quello della lotta con la bilancia a causa dell’elevato apporto di calorie (oltre 600 ogni 100 g di prodotto), per cui è consigliabile non esagerare con le dosi.

Indietro1 di 4