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Le cascate: i gioielli d’acqua del triangolo Emiliano

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Alla scoperta dei gioielli d’acqua di Parma, Piacenza e Reggio Emilia

Sicuramente il mare non c’è, ma di acqua nel triangolo d’Emilia compreso tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, sembra addirittura traboccare. Questo territorio tra pianura e Appennino regala scorci incantevoli, mete liquide dove le cascate fanno all’improvviso la loro comparsa. Si tuffano da pareti rocciose per poi terminare la discesa vertiginosa in laghi e pozzi cristallini. Visit Emilia vi invita ad esplorare luoghi imperdibili per chi ama muovere i passi verso angoli spettacolari e segreti, per poi riprendere il cammino alla volta di musei, castelli e avamposti del gusto.

Cascate Emilia Romagna: lo scroscio dell’acqua tra pianura e Appennini

Partiamo dalla Cascata delle Aquile, in quel di Parma. Così chiamata per l’antica abitudine degli omonimi rapaci di nidificare sulle rocce che la sovrastano, la cascata si getta tra le pietre di una parete scolpita dal tempo. Nei dintorni, il Castello di Bardi, uno tra i massimi esempi di architettura militare in Italia. A poca distanza, si trova poi l’Agriturismo Ca’ d’Alfieri, laboratorio enogastonomico specializzato nel peperoncino e all’avanguardia nella conservazione della freschezza e del gusto dei prodotti dell’azienda.

Foto @ Giovanni Garani – Archivio Turismo Emilia Romagna

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Chi visita la Val Trebbia, non può perdere l’occasione per spingersi fino lla Cascata del Carlone, con la sua fonte di acque salso-bromo-iodiche-solforose ricche di magnesio. Un’acqua che veniva usata dai monaci per guarire le malattie della pelle. Non troppo lontano, il Museo Collezione Mazzolini riunisce una serie di opere di alcuni dei maggiori artisti italiani del Novecento. Dopo una lunga cammnata vale la pena una sosta golosa all’Agriturismo La Dolce Vite, circondato dai vigneti dei colli piacentini e che si affaccia sulla meravigliosa valle. E per finire, la Cascata del Golfarone, a Reggio Emilia. Celata gelosamente da un bosco particolarmente protettivo, ad annunciarla è il rumore dell’acqua che scroscia nascosta tra le rocce. Non è semplice raggiungerla, ma impossible non trovarla: 15 metri di cascata, con i numerosi saltelli che hanno creato delle piscinette limpidissime color smeraldo.

Foto @ Giorgio Galeotti – Archivio Turismo Emilia Romagna

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