Palazzo Morando celebra l’eredità visiva di un grande artista
A tre anni dalla sua scomparsa, Carlo Orsi, uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento, riceve un omaggio speciale attraverso una mostra ospitata a Palazzo Morando. Intitolata Miracoli a Milano, l’esposizione ripercorre l’opera di un artista che ha saputo immortalare con il suo obiettivo la complessità e la bellezza della sua città natale: Milano.
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Il legame viscerale tra Carlo Orsi e Milano
Carlo Orsi nasce nel cuore di Milano, nel quartiere Brera, nel 1941. Questo luogo, che sarà la culla del fermento artistico e culturale della sua epoca, diventa il punto di partenza di una carriera straordinaria. Cresciuto tra le vie della città e gli storici ritrovi come il Bar Jamaica, Orsi non ha solo osservato Milano, ma l’ha vissuta profondamente.
Attraverso il suo lavoro, il fotografo ha raccontato la trasformazione della città nel secondo dopoguerra: dalla ricostruzione post-bellica agli albori della modernità. I suoi scatti catturano i simboli di una Milano in continua evoluzione: il Pirellone, la nebbia che avvolgeva le guglie del Duomo, i bottegai al lavoro.
La mostra mette in evidenza questo legame unico, con immagini iconiche come quella del vigile urbano in divisa bianca, che attende il metrò, o le visioni del Velodromo Vigorelli, che passano dall’essere un palcoscenico sportivo a ospitare eventi come l’indimenticabile concerto dei Beatles.
Oltre Milano: moda, pubblicità e reportage
Carlo Orsi non si è limitato a raccontare Milano. La sua carriera si è estesa al mondo della moda e della pubblicità, dove ha collaborato con marchi di fama internazionale come OMSA, Swatch, La Perla e Cassina. La sua capacità di combinare estetica e storytelling emerge chiaramente nelle immagini delle sue campagne: modelle in pose dinamiche, oggetti di design catturati con un’attenzione ai dettagli e all’eleganza senza tempo.
Un altro aspetto fondamentale del lavoro di Orsi è rappresentato dai suoi reportage. Nei suoi viaggi in luoghi remoti come Tibet, Uganda, Bolivia e Bangladesh, il fotografo ha documentato storie di sofferenza e resilienza. Questi scatti, spesso pubblicati sulle maggiori riviste internazionali, offrono uno sguardo intimo e umano su realtà lontane, raccontando la dignità e la forza delle persone ritratte.
I ritratti: il volto di un’epoca
Uno degli aspetti più celebri dell’opera di Carlo Orsi è rappresentato dai ritratti. La sua capacità di cogliere l’essenza di un soggetto emerge nei volti di grandi personaggi del XX secolo: da artisti come Lucio Fontana e Jannis Kounellis, a icone dello spettacolo come Mina e Loredana Bertè, fino a figure politiche e sportive di spicco come Sandro Pertini e Michael Schumacher.
Ogni ritratto è un viaggio nella personalità del soggetto, un’interpretazione che combina l’occhio del fotografo con il carattere unico di chi si trovava davanti alla sua lente.
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La rivista Città: un progetto di amore per Milano
Tra i lavori più significativi di Orsi spicca la fondazione della rivista Città nel 1997. Questo progetto editoriale, nato dall’amore per la sua Milano, esplorava le energie culturali, sociali e artistiche che animavano la metropoli. La rivista, interrotta nel 2003 e ripresa nel 2019, è un ulteriore sigillo del legame indissolubile tra Carlo Orsi e la sua città.
Un percorso espositivo che emoziona
La mostra a Palazzo Morando si articola in quattro sezioni, ognuna dedicata a un aspetto chiave della carriera di Orsi:
- Milano: un racconto per immagini che celebra sessant’anni di trasformazioni urbane e sociali.
- Moda e pubblicità: una finestra sull’eleganza e la creatività degli anni Sessanta e Settanta.
- Ritratti: volti che hanno segnato la storia culturale, politica e sportiva del Novecento.
- Reportage: viaggi attraverso il mondo, tra sofferenza e speranza, immortalati con profonda sensibilità
Perché visitare la mostra?
Miracoli a Milano non è soltanto un omaggio alla carriera di Carlo Orsi, ma un vero e proprio viaggio attraverso l’anima di Milano e il suo rapporto con il mondo. Ogni immagine esposta racconta una storia: quella della città che rinasce dalle macerie, quella dei suoi protagonisti, dei volti celebri o della gente comune che l’ha resa grande.
Per i milanesi, è un’occasione unica per rivedere la propria città con occhi nuovi, riscoprendone gli angoli più iconici e i dettagli spesso trascurati. Per chi viene da fuori, è una porta aperta su una Milano autentica, lontana dai cliché, che rivela i suoi lati più poetici e intimi.
E non finisce qui: le sezioni dedicate alla moda e alla pubblicità offrono uno spaccato affascinante sugli anni d’oro dello stile italiano, mentre i reportage di Orsi conducono il visitatore in angoli remoti del mondo, raccontando storie di resilienza e umanità.