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Aston Martin Valhalla, il futuro è già arrivato

Rivelati i nuovi dettagli sull’auto del futuro, in arrivo sulle strade nel 2022

Nome in codice: TM01, in onore di Tadek Marek, leggendario ingegnere della casa negli anni ‘50 e ‘60. Aston Martin rivela nuovi dettagli del V6 di progettazione interna, che approderà su strada inizialmente in una nuova gamma di sportive a motore centrale, apripista la Aston Martin Valhalla, a partire dal 2022.

Investire in un propulsore a progettazione interna è un compito arduo, ma il nostro team si è dimostrato all’altezza della sfida
-Andy Palmer, Presidente Aston Martin e CEO del Gruppo

Foto: Ufficio stampa

La conferma è ormai arrivata: si tratta di un V6 turbo da tre litri, con un gruppo propulsore interamente elettrificato, un aspetto imprescindibile fin dalle primissime fasi di sviluppo. Ma l’azienda britannica non è stata impegnata solo in questi test; attualmente sta sviluppando anche una nuova gamma di sistemi ibridi che renderanno questo motore il più potente dell’intera offerta del gruppo Aston Martin. I valori finali di potenza e coppia per ogni applicazione del nuovo propulsore saranno dettati dalle caratteristiche desiderate per ciascuna vettura e confermati alla volta del lancio.

Il progetto beneficia direttamente di una lunga serie di importanti lezioni apprese nell’avventura Valkyrie, la prima hypercar a motore centrale della casa. Il maggiore regime di rotazione, unito ai vantaggi dell’elettrico, permetterà a questa sportiva a motore centrale di declinare mirabilmente tutte le caratteristiche prestazionali della categoria.

Foto: Ufficio stampa

Ecco le parole di Joerg Ross, ingegnere capo Powertrain: “Questo progetto rappresenta fin dall’inizio una grande sfida ed è stato per noi un onore creare un team che ha forgiato l’arma vincente per il futuro di Aston Martin. Fin dalle primissime fasi, abbiamo goduto della libertà di esplorare e innovare, come non ci era possibile da molto tempo. E quel che conta di più, abbiamo voluto ottenere un risultato che potesse fregiarsi del nome TM01 e che avrebbe reso fiero di noi il nostro predecessore, il luminare dell’ingegneria Tadek Marek.”