Search for content, post, videos

Valcucine: un progetto che riscopre l’essenza del vetro

Indietro1 di 5

Nasce “Messaggi per un altro Mondo” in partner con Spotti

Valcucine, brand che  da oltre 35 anni si distingue nel settore delle cucine mettendo in primo piano benessere, innovazione e durata senza tempo, e il partner Spotti Milano, che da oltre 20 anni seleziona e propone le migliori soluzioni di interni per un progetto abitativo completo, si uniscono per un progetto tutto nuovo.

‘Messaggi per un altro Mondo’, che ha visto impegnati ben otto designer, è stato presentato il 21 febbraio nello showroom Valcucine di Milano Brera. Qui i designer Stefano Citi, Maurizio Lai, Francesco Librizzi, Raffaella Mangiarotti, Philippe Nigro, Lorenzo Palmeri, Federico Peri e Ilkka Suppanen, hanno raccontato la sfida di immaginare un oggetto fragile, trasparente e prezioso come il vetro, al quale affidare il proprio messaggio per un Altro Mondo.

Il vetro, con la sua fragilità, è un materiale concettualmente stimolante al quale viene spesso affidata la protezione di oggetti importanti: dalle teche dei musei alle bottiglie alle quali, nell’immaginario storico, i naufraghi affidano i loro messaggi. “Ho sempre considerato il vetro un materiale magico, la cui lavorazione genera mistero da tremila anni. Eco-sostenibile e resistente, il vetro rispecchia la filosofia che caratterizza il mio modo di fare design” dichiara Gabriele Centazzo, co-fondatore di Valcucine.

I due brand hanno presentato le opere realizzate contestualizzandole in un concept che unisce la sapienza di una macchina leonardesca, all’incoscienza di un alieno che la muove: “Non siete i padroni ma solo un dente di un ingranaggio”, è il nuovo aforisma che ha ispirato la scenografia curata dagli stessi Massimo Lunardon (soffiatore di vetro) e Gabriele Centazzo.

“Nasce un progetto che riscopre le origini e il futuro di un materiale dall’essenza effimera, ma allo stesso tempo duratura” – Claudio Spotti.

Il messaggio del progetto non si fermerà esclusivamente ad una semplice riflessione sul futuro dell’ambiente, ma avrà un risultato tangibile grazie all’asta che verrà organizzata per la vendita delle 8 opere esposte e il cui ricavato verrà devoluto a Bioforest, la prima associazione ambientalista di industriali italiani. La vendita dei capolavori sarà supportata da CharityStars.com, la piattaforma d’aste online.

Indietro1 di 5