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La storia di Ornella Auzino contro la contraffazione

Quella della pelletteria napoletana è un’arte secolare che non può e non deve andare perduta.

L’assuefazione a narrazioni negative sembra essere una costante del nuovo millennio, un fatto ormai assodato con il quale si è costretti giocoforza a convivere. E ci sono casi, come quello riguardante la città di Napoli, in cui le associazioni mentali sono talmente automatiche e radicate da contagiare i sogni e le speranze, avvelenandoli sino a farli appassire. Rimanere e fare impresa, pur con il peso gravoso del pregiudizio, richiede un animo guerriero, o meglio, di guerriera, come ama definirsi Ornella Auzino.

Napoli è al tempo stesso capitale dell’alta moda e della contraffazione, e figlia di un paradosso dalle dinamiche malsane che Ornella Auzino, pellettiera ed imprenditrice napoletana da generazioni, ha deciso di sfidare con notevole coraggio e determinazione. La sua storia è racchiusa in un libro-denuncia di successo, dal titolo “Le mie borse”, che racconta il difficile percorso intrapreso e che l’ha portata ad una rivincita virtuosa contro il proliferare diffuso di illegalità e crimine organizzato che da troppo tempo condizionano il capoluogo campano. L’azienda di famiglia di Auzino nasce negli anni ’70, un periodo particolarmente florido per la moda e che consente un’affermazione così rapida sul mercato da poter introdurre una propria di linea di borse ed accessori in pelle di alta fattura.
In seguito alla crisi economica del settore, l’impresa si trova improvvisamente a dover fronteggiare una mancanza di committenze pressoché totale e nel 2013 a causa di mancati pagamenti l’azienda rischia di chiudere in maniera definitiva. Ma Ornella Auzino non è donna che si lascia sopraffare dalle avversità, e con spirito guerriero decide di ridare nuova linfa al marchio di famiglia, e con esso all’immagine della città di Napoli.

Sfidando la corruzione e cercando nuova clientela al di fuori dei confini, sfruttando anche le immense potenzialità offerte dal mercato online,Ornella Auzino, è riuscita in pochi anni a trasformare un’esperienza di probabile fallimento in una storia in cui trionfano competenza ed onestà. Ornella Auzino si è imposta sul mercato della moda grazie ad una qualità altissima che si riversa sulle sue creazioni artigianali, che hanno riscosso successo tra alcuni dei più altisonanti mostri sacri dello stile come Gucci e Prada, che sono oggi divenuti suoi committenti. La sua vittoria la rende oggi una delle imprenditrici più apprezzate e di successo, consentendole
anche di ispirare positivamente le ditte napoletane che condividono le medesime difficoltà da lei affrontate nel recente passato. Inoltre grazie alle sue conoscenze ed esperienze nel campo della pelletteria, Ornella Auzino, riesce a riconoscere a prima vista la qualità di un prodotto tant’è che ha deciso di aprere un canale Youtube sul quale racconta la propria quotidianità di imprenditrice e spiega anche come distinguere la qualità di una borsa evitando di incorrere in prodotti falsi o contraffatti. 

Quella della pelletteria napoletana è un’arte secolare che non può e non deve andare perduta. Mi piace pensare che la mia storia, al di là del fattore personale, possa simboleggiare anche un riscatto collettivo e trasmettere un messaggio di speranza. Ho voluto dimostrare che tutto è possibile, e un ideale perseguito con costanza è più forte di qualsiasi ostacolo.

Alle difficoltà di creare nuove opportunità in una città speso preda di caste e raccomandazioni ed intermediari, Ornella Auzino ha dovuto sommare quella di essere donna in un settore quasi del tutto dominato da figure di sesso maschile, in special modo tra
imprenditori e dirigenti d’azienda. Il suo successo, oggi più che mai, rappresenta non soltanto una rivincita contro un sistema corrotto nelle fondamenta, ma anche verso quella mentalità patriarcale e paternalistica che troppe volte osteggia la donna nella sua ricerca verso la libertà.