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Carnevale: viaggio alla scoperta delle maschere italiane

Le 8 maschere scelte da Volagratis.com per raccontare il Carnevale italiano

Il Carnevale è alle porte e, come ogni anno, sono in corso i preparativi per i tradizionali festeggiamenti. Dal nord al sud, l’Italia si sta preparando ad accogliere sfilate, carri e spettacoli storici. In occasione di questa ricorrenza, Volagratis.com è andato alla scoperta delle più conosciute maschere italiane e delle loro città di provenienza.

Ogni persona merita di tornare bambino una volta all’anno e volare tra coriandoli di cielo e manciate di sogni, a inseguire un cielo mai visto
– Fabrizio Caramagna

Foto: Pixabay

 

Brighella – Bergamo 
Brighella è uno fra i personaggi della Commedia dell’Arte italiana, un domestico fedele e al tempo stesso astuto, opportunista e attaccabrighe, proprio come suggerisce il suo nome. La sua città di origine è Bergamo, la stessa del celebre Arlecchino, con il quale condivide una serie di caratteristiche. È anche musicista, cantante e ballerino: si tratta quindi di una maschera che riassume perfettamente il divertissement del territorio lombardo.

 

Foto: Lulop

 

Colombina – Venezia 
Tra le maschere più in vista nelle sfilate di Venezia c’è Colombina, compagna di Arlecchino. Sempre pronta a prodigarsi per la sua padrona Rosaura, questa servetta furba e ruffiana è protagonista di diversi intrighi amorosi e familiari, da cui fatica a tirarsi fuori nella maggior parte dei casi. La maschera partecipa anche a uno degli eventi più attesi del Carnevale veneziano: il Volo della Colombina (o Volo dell’angelo), nel corso del quale una ragazza scende con una fune dal Campanile di San Marco verso Palazzo Ducale.

 

Foto: Lulop

 

Balanzone – Bologna 
Questa maschera, conosciuta anche con il nome di dottor Balanzone, trasmette simpatia, grande curiosità e un pizzico di superbia. In alcuni casi veste i panni di un giurista, in altri quelli di un medico e si esprime con citazioni in lingua latina oppure con un linguaggio popolare. Si tratta di una figura che rappresenta al meglio lo spirito culturale di Bologna, città dinamica e giovane.

 

Foto: Pixabay

 

Burlamacco – Viareggio 
Viareggio è una delle città italiane in cui i festeggiamenti di Carnevale hanno un grande rilievo. In questa cittadina della costa toscana, nessuna sfilata di carri si svolge senza Burlamacco. La tradizione vuole che tutte le maschere più conosciute (tra le quali Pulcinella, Arlecchino e Capitan Spaventa) una notte comparvero in sogno a un disegnatore del posto, donando ognuna un elemento del proprio costume. Così nacque Burlamacco, rappresentato come un pagliaccio con un abito a scacchi bianchi e rossi, un copricapo rosso e un mantello nero.

 

Foto: Lulop

 

Meo Patacca – Roma
Originario di Trastevere, uno dei quartieri più iconici di Roma, Meo Patacca è la maschera della città per eccellenza. È amante dei piaceri della vita, appassionato della buona tavola e del buon bere. Viene raffigurato spesso con un fiasco di vino e con un abito a strisce rosse e verdi. In questo personaggio si ritrovano i tratti caratteristici della romanità più verace: buon cuore, schiettezza e simpatia.

 

Foto: Lulop

 

Coviello – Napoli 
Coviello, il cui nome deriva da una trasformazione di Iacoviello (Giacomino), è la maschera di Napoli conosciuta per il suo mandolino. Si tratta di un personaggio popolare che rappresenta la vita autentica campana: il suo aspetto può variare a seconda dell’interpretazione, che muta da oste a servo, da padre di famiglia a menestrello. È quindi una figura eclettica, allegra e creativa, che rappresenta al meglio l’atmosfera partenopea.

 

Foto: Pixabay

 

Farinella – Putignano (Bari)
Maschera pugliese per eccellenza, Farinella è una presenza immancabile del Carnevale di Putignano, dove sfila con i vestiti tipici della tradizione locale. Il suo nome si ispira alla farina di ceci e di orzo che veniva preparata dalle persone del luogo e viene oggi raffigurato con un abito rosso e blu e un cappello con tre punte, simile a quello di un giullare (le tre punte sono un’allegoria dei tre colli sui quali sorge Putignano.

 

Foto: Ufficio stampa

 

Beppe Nappa – Sciacca 
In provincia di Agrigento, la cittadina turistica e termale Sciacca ha dato i natali a Beppe Nappa, amante del buon cibo e incline alla pigrizia e alla scrocconeria. Si tratta di una maschera nata all’incirca nella seconda metà del XVI secolo, una delle più antiche della Commedia dell’Arte. Il suo nome risale al termine del dialetto siciliano “nappa” che significa “toppa”, con un chiaro riferimento agli abiti laceri della classe povera di un tempo.

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